Forse manca il decreto attuativo. Gli ex Alvi attendono
Gli ex lavoratori Alvi, in una nota, hanno espresso la propria amarezza per non essere approdati al lavoro di “pubblica utilità” presso il Tribunale di Nocera Inferiore. In sintesi la Regione Campania ha fatto partire i bandi, mentre il Tribunale ha bloccato tutto.
Nel cominicato si legge: “Con il Decreto dirigenziale n.557 del 2 dicembre 2016, pubblicato sul BURC (Bollettino Regionale), la Regione Campania invitava gli enti pubblici della Regione Campania a presentare progetti per lavori di “Pubblica Utilità” destinati a soggetti che erano stati in condizioni di disoccupazione o mobilità negli anni 2013, 2014 e 2015 e non avevano avuto altre possibilità di sostentamento o di partecipazione a corsi di formazione retribuiti o di reinserimento. I destinatari sarebbero pagati con € 580,00 mensili per 20 ore settimanali in 6 mesi.
Ebbene il Tribunale di Nocera Inferiore, che vanta un’annosa carenza di personale, ha risposto all’invito ed ha ricevuto l’ok ad andare avanti, tanto è che tra Gennaio e Marzo ha indetto ben due bandi ai quali hanno partecipato qualche centinaio di aspiranti.
All’atto della verifica dei requisiti e dopo il placet della Regione sui fondi e la numerica da poter impiegare, il Tribunale ha stilato la doppia “classifica” con circa 50 persone che aspettano di iniziare questo lavoro di pubblica utilità.
I fondi dovrebbero essere utilizzati nell’arco del 2017 e quindi , ultimo giorno utile, per restare nei termini e far partire questi lavori sarebbe stato il 1° Luglio ma purtroppo, la burocrazia, ci mette sempre del suo.
Alcuni dei soggetti in graduatoria si sono recati più volte in tribunale a parlare con la Dirigente amministrativa e la segretaria del Presidente Marano.
Pare che loro siano quasi tutti i giorni in contatto con gli uffici deputati della Regione, gli uffici che dovrebbero emanare il decreto attuativo definitivo ebbene, sembra che ci sia una sorta di scaricabarile tra i vari funzionari responsabili. Dall’ultima notizia si apprende che ci siano delle incomprensioni con l’INPS, ente che dovrebbe, poi, materialmente, erogare i compensi ai singoli soggetti.
Ancora una volta si ripropone lo stesso schema: c’è chi ha la pancia piena e chi aspetta di mettere il piatto a tavola ma la Burocrazia pende non certamente a favore di questi ultimi.Menomale che De Luca aveva promosso velocizzazione”.
Redazione