Manca un solo giorno alla chiusura della propaganda elettorale da parte dei candidati sindaci.
La curiosità di questa tornata sta nel fatto che ognuno ha cavalvato un proprio cavallo di battaglia. È vero che i programmi elettorali di tutti affrontano diverse tematiche, ma nei vari incontri ognuno ha proposto la sua idea prevalente.
Partiamo per dovere di cortesia dalle donne. Tonia Lanzetta ha sottolineato più di una volta i meccanismi della macchina amministrativa, puntanto il dito su qualche dirigente e su alcune incopresibili scelte della precedente amministrazione. Luisa Gagliardi ha invece professato il suo verbo, evitando attacchi e cercado di far passare la sua idea di città. L’imprenditore Pasquale D’Acunzi ha evidenziato nei vari comizi la fortunata ripresa del bilancio amministrativo grazie ai fondi del governo. Alfonso Schiavo, oltre alcuni temi di attualità, ha sempre apprezzato il percorso amministrativo fatto dalla Giunta Romano e attaccato il Puc varato dalla amministrazione in carica. Mario Stanzione è stato il primo a diffondere il suo programma elettorale, tra i punti il ritorno della fontana in piazza municipio, la realizzazione di parcheggi interrati ed il ripristino di doppi sensi di circolazione. Domenico Fimiani si è affidato a video pillole su facebook, sottolineando la necessità di affidarsi a professionisti per la soluzione delle varie tematiche. Vincenzo Spinelli ed il M5s hanno puntato molto sulla amministrazione trasparente e sulla presenza dei big pentastellati nei vari incontri in città. Infine il sindaco uscente che, oltre a pubblicare su un libro le cose realizzate in cinque anni, ha improntato la sua campagna su cinque punti programmatici: tra i quali la risoluzione degli alloggi di Montevescovado.
Giuseppe Colamonaco – Le Cronache