L’ex sindaco Marco Galdi nel corso dell’ultimo Consiglio ha rilanciato l’idea di un plesso ospedaliero nell’area dell’ex Cofima. Si ospiterebbe il nosocomio che per De Luca è forse difficile da fare a Salerno.
CAVA DE’ TIRRENI. Se nei piani del governatore De Luca c’è la costruzione di un nuovo ospedale e quanto per il momento rimane nei cantieri del pensiero non è fattibile lungo via San Leonardo dove ora è ubicato il Ruggi d’Aragona, ma in un altro sito, perché non candidare Cava come spazio di costruzione utilizzando l’area dell’ex co.fi.ma e le zone adiacenti? Questo è il pensiero dell’ex primo cittadino esternato durante il Consiglio comunale di martedì scorso, il quale analizzando alcuni dati tecnici, ricorda che l’area all’uscita del casello autostradale per circa ottantamila metri quadri e che comprende la zona dell’ex co.fi.ma è già riconosciuta dalla Regione come spazio da destinare a strutture ospedaliere, di cui diciottomila metri quadri sono di proprietà del Comune e siccome entro un anno si potrebbe risolvere la questione della lottizzazione che implementerebbe i metri quadri in possesso dell’Ente di altre dodicimila unità, è auspicabile una candidatura, rimandando al mittente tutte le volte in cui la scelta della passata amministrazione di destinare l’area ad uso ospedaliero era stata etichettata come visionaria:«oggi queste scelte – dichiara il professore Galdi – potrebbero risultare lungimiranti ove potessero portare proprio a Cava de’ Tirreni la realizzazione del nuovo San Leonardo» e rincarando la dose a favore della candidatura:«non credo che si sia un’area già urbanisticamente predisposta nel raggio di dieci chilometri dal centro di Salerno, per cui, perché non candidarci e superare la diatriba dialettica della politica locale a sostegno di questo progetto. Proviamo su questo tema a fare riflessione ed un momento di pace politica».
Il rilancio del vecchio progetto da parte dell’ex primo cittadino andrebbe quindi probabilmente a risolvere anche l’enigma sul futuro dell’attuale ospedale civile Santa Maria Incoronata dell’Olmo, che tra carenze, chiusure e personale mancante continua storicamente a svolgere le sue funzioni in attesa di nuova linfa per il periodo estivo, il quale troverebbe una nuova sede venendo inglobato, fornendo alla città nuove e più accurate prestazioni. Da segnalare, in merito alle attuali criticità del Santa Maria dell’Olmo, questa mattina il gruppo consiliare Responsabili per Cava terrà una conferenza stampa, dopo che sempre nello scorso Consiglio comunale si è reso protagonista di un acceso battibecco sull’ordine del giorno di sollecito da portare alla visione di Enrico Coscioni, Nicola Cantone e Luciana Catena. Vedremo quali sviluppi potrà avere questa situazione nei prossimi giorni.
Adriano Rescigno – Le Cronache