Traffico ferroviario e centinaia di turisti bloccati in tre stazioni.
ANGRI/SCAFATI. Giallo sull’identità dell’uomo investito ieri mattina sui binari al confine tra i comuni di Angri e Scafati. Occorrerà l’esame del Dna per stabilire l’identità della vittima. Al momento si presume che possa essere un suicidio ma non si esclude altre cause. Ieri mattina, intorno alle 11,30, il treno Salerno Campi Flegrei partico poco una mezz’ora prima da Salerno aveva lasciato la stazione di Angri diretto verso il capoluogo campano. Un convoglio carico di molti turisti e gitanti fuoriporta. Subito dopo il passaggio a livello di via Palmentelle ad Angri, il macchinista ha visto un uomo pararsi davanti, dopo essere uscito da un cespuglio all’altezza dello sbocco della costruenda nuova uscita della strada statale 268.
Il convoglio è andato subito in frenata ma non ha potuto non travolgere l’uomo. Il treno, che procedeva lentamente si è fermato poco dopo il successivo passaggio a livello, quello di via Salice a Scafati, distante meno di 500 metri. Dato l’allarme sul posto sono arrivati la Polfer di Nocera Inferiore con l’ispettore Pietro Scarpato, il personale delle ferrovie dello stato e i sanitari. Dell’uomo, dilaniato nell’investimento ferroviario, non si è potuto fare altro che ricomporlo nella bara. Non sono stati trovati i documenti.
Sul posto sono giunti alcuni familiari di un ultrasettantenne di Angri che non si trovava e abitante non lontano dal posto. Solo l’esame del Dna potrà stabilire l’identità del deceduto. Intanto, treni bloccati fino alle 15 da e per Napoli e Salerno. Centinaia di viaggiatori fermi nelle stazioni di Nocera Inferiore, Pompei e Torre Annunziata centrale in attesa di potere arrivare a destinazione.
Molti stranieri cercavano di ottenere informazioni ma anche tra i viaggiatori in pochi parlavano inglese e quindi sono rimasti senza assistenza. Nel pomeriggio la normalizzazione.
La procura di Nocera Inferiore ha aperto un’indagine sull’investimento ferroviario per stabilire cosa è accaduto ieri mattina.
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