I due ospedali dell’Agro al centro del ciclone indennità.
NOCERA INFERIORE/PAGANI. “Miracolo all’Umberto I”, quello del risparmio di oltre due milioni di euro in indennità, ora arrivano la procura di Salerno e la Corte dei Conti. La magistratura inquirente e quella contabile stanno esaminando una serie di determine di dirigenti dell’Asl Salerno con le quali sono stati pagati straordinari e Alpi, l’attività libero professionale all’interno della struttura sanitaria) di medici e infermieri. L’indagine trae origine dal lavoro di due funzionari della stessa azienda che, con una sem- plice attività di verifica, hanno fatto già risparmiare oltre 2,6 milioni di euro alla stessa azienda.
Luciana Mazziotti (in un precedente articolo del 22 marzo scorso erroneamente chiamata Vanessa) e Francesco Buoninconti hanno verificato le indennità ex articolo 44, la pronta disponibilità, lo straordinario e lo straordinario in pronta disponibilità. Solo su questo settore l’azienda ha risparmiato, grazie al lavoro dei due funzionari, ben 2,6 milioni di euro, la stragrande maggioranza (pari a circa 2milioni di euro) all’ospedale di Nocera Inferiore ”Umberto I” e all’ “Andrea Tortora” di Pagani.
A questi vanno aggiunti i notevoli recuperi da effettuare per l’Alpi pagata ma non autorizzata o addirittura non effettuata. Al centro dell’inchiesta delle due procure ci sono diverse determine che non hanno alcun riscontro effettivo con le ore lavorate o che non sarebbero state autorizzate. Le determine di fatto erano inesistenti, sarebbero state costruite ad arte per poter liquidare somme di denaro non dovute a medici e paramedici. Un’evoluzione che poteva essere evitata se nel corso degli anni fossero statio effetuati controlli come quelli realizzati dai due funzionari.
Controlli che hanno di base il far rispettare i paletti delle 48 ore mensili di straordinario e il massimo di 250 ore annuali, verificato sia per il loro effettiva svolgimento sia della necessità di farlo. Una stretta che ha portato ad un risparmio nel 2016 nell’intera Asl Salerno, rispetto al 2015 di oltre 590 mila euro per lo straordinario dei medici e in generale di 2.677.711 euro per l’intero comportato (aggiungendo, cioè, anche quelli a carico degli infermieri, ad esempio).
Il tutto senza diminuire gli standard sanitari e i livelli essenziali nelle prestazioni. E il risparmio maggiore è stato realizzato al Dea Nocera-Pagani (i due ospedali): l’intero comparto ha risparmiato 2.009.377 (quindi la stragrande parte degli sprechi era in questi due nosocomi, rispetto all’intera provincia di Salerno): solo per i medici si parla di 248.232 euro su 590.538 di tutta l’azienda sanitaria.
La speranza è che questa attività di verifiche interne prosegua, anzi venga potenziata.
Gianfranco Pecoraro – Le Cronache