«E’ un vero contratto di fogna!»

Critiche forti da comitati e cittadini al tavolo tecnico annunciato dal Comune nocerino sul cosiddetto contratto di fiume. I sindaci di Nocera Superiore e di Solofra duramente contestati dagli ambientalisti.


NOCERA SUPEIRORE.
Ieri mattina alcuni comitati e comuni cittadini hanno indetto una conferenza stampa, relativa al contratto di fiume tra il sindaco di Nocera Superiore Giovanni Maria Cuofano e quello di Solofra Michele Vignola. Al termine di essa la decisione di non partecipare al tavolo tecnico, almeno temporaneamente. I comitati e i vari ambientalisti sostengono che la procedura avviata dai due sindaci non rispecchi un percorso standard, rispetto al quale nelle fasi preliminari i comitati e le associazioni sarebbero dovute essere convocate.

Sfuggono le finalità di detto tavolo tecnico, come affermato da Pasquale Milite del Comitato Gente del Sarno: “Non capisco il perché di questo tavolo, quando poi ci sono dei soldi già stanziati per i collegamenti dei collettori e nonostante ciò i lavori non partono. Perché fare una cosa che già esiste?“. Durante l’incontro ci sono state diverse testimonianze e aneddoti raccontati da alcuni presenti. Dalla saletta di un bar di Nocera Superiore, c’è stato anche chi ha battezzato il tavolo tecnico più che come un contratto di fiume, quale “contratto di fogna“.

In effetti si tratta di torrenti e per come sono messi oggi sono delle vere e proprie fogne. Milite ha poi aggiunto: “Non hanno spiegato alla gente, pubblicamente, cos’è il contratto di fiume“. La principale paura del pentastellato nocerino è che si decida sempre nelle segrete stanze. L’attacco più duro arriva da Concetta Galotto delle Gadit: “Dovremmo denunciare i sindaci, anche perché essi fungono da autorità sanitaria del proprio comune. Noi abbiamo trovato molti scarichi civili che sversano nei torrenti“. Una denuncia per “reato omissivo doloso“, questa la definizione partita dall’avvocato Attilio Tolino.

Anche Emiddio Ventre ha voluto esprimere il suo pensiero: “Da Nocera Superiore a Solofra il sistema fognario funziona, tutto sulla carta. A monte le opere sono complete, è il sistema che non funziona“. Ma il termometro del rischio che si corre per la salute arriva dai recenti dati dell’Arpac, valori di molto superiori alla soglia, uno su tutti quelli relativi al cromo: una situazione che resta allarmante. Ha apportato il proprio contributo alla discussione l’ex assessore di Roccapiemonte Luisa Trezza che, recentemente, aveva duramente condannato l’inquinamento del Solofrana nel tratto della frazione di Casali: l’invito è stato quello di mantenere alta la guardia.

C’è poi chi ha sottolineato che l’azione dei comitati e degli attivisti resta giusta, ma la vera contestazione allo status quo deve partite dai cittadini tutti, l’indifferenza potrebbe uccidere di più, oltre a far passare gli stessi come dei complici.

Giuseppe Colamonaco – Le Cronache
1-SPAZIO-PUBBLICITA'

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