Stabilizzazioni dei dirigenti arriva la Corte dei Conti

 La procura “contabile” invita a controdedurre ex amministratori comunali di una Giunta. Un danno erariale di 450mila euro. Una “mazzata” in vista delle elezioni.


CASTEL SAN GIORGIO
. Ammonta a circa 450mila euro il presunto danno erariale che il Comune avrebbe patito per alcune stabilizzazioni decise dalla Giunta dell’ex sindaco Andrea Donato e perfezionate da quella Longanella. Tutto ruota intorno alla stabilizzazione dell’architetto Antonella Mellini (fidata di Donato) attualmente sospesa dal servizio per un provvedimento della magistratura perché coinvolta nell’inchiesta sui furbetti del cartellino. L’invito a controdedurre è giunto l’altro giorno al Comune da parte della Procura presso la Corte dei Conti di Napoli che si è basata sul rapporto degli ispettori del Mef (Ministero dell’Economia e delle Finanze) e riguarderebbe l’ex sindaco Franco Longanella, i suoi assessori Giuseppe Alfano, Raffaele Sellitto, Antonino Coppola, la segretaria generale Maria Cecilia Fasolino e il ragioniere capo del Comune Angelo Grimaldi.

Gli ispettori del Mef rilevarono profili di illegittimità anche nelle stabilizzazioni di Gilda Ginocchi (moglie dell’ex sindaco Pasquale Sammartino all’epoca dei fatti assessore nella giunta Donato che avviò la procedura di stabilizzazione e quindi di assunzione) e Domenico Sica impiegato presso l’ufficio tecnico del Comune oltre a una lunga serie di promozioni e avanzamenti di carriera per decine di dipendenti. Una tegola pesante che arriva a due mesi esatti dal voto per il rinnovo del Consiglio Comunale che vedrà candidati numerosi protagonisti di queste vicende che avrebbero causato molti danni economici alle casse comunali e quindi alle tasche di tutti i sangiorgesi.

Come si difenderanno gli assessori di Longanella davanti alla Corte dei Conti? In ballo ci sarebbero, in caso di condanna, circa 70mila euro ognuno da restituire al Comune da parte dei quattro della giunta di Longanella e i due dirigenti che procedettero all’immissione in ruolo degli stabilizzati, dopo il periodo di prova. Visto che, però, la stabilizzazione fu voluta e avviata dalla giunta Donato, i suoi successori potranno appellarsi ad eventuali loro responsabilità. I dipendenti in questione, infatti, furono già trovati al loro posto dalla giunta Longanella e successivamente anche la crisi della giunta Sammartino in parte sarebbe stata determinata anche dalla ferma volontà di difendere la posizione dell’architetto Mellini da parte di Sammartino e del suo mentore politico, contro la volontà dell’assessore Manuel Capuano che voleva rivoluzionare l’ufficio tecnico. La rivoluzione non riuscì a Capuano che di fatto si allontanò dalla giunta fino a giungere alla crisi che portò Sammartino alle dimissioni.

Le Cronache
1-SPAZIO-PUBBLICITA'

loading ads