Il centrodestra resta ancora diviso in cerca dell’alleanza “impossibile”

Le difficoltà delle ventilate candidature a primo cittadino di Tonia Lanzetta e di Pasquale D’Acunzi animano il dibattito politico in città. Separati da lungo tempo, Forza Italia, Fratelli d’Italia e altre formazioni di area non solo non si sono riprese dalle batoste elettorali amministrative del 2011 e 2012 ma sono andate sempre più depauperandosi. Ora cercano nuove candidature a sindaco da cui ripartire.

NOCERA INFERIORE. Un centrodestra in affanno cerca di trovare una soluzione per essere presente alle prossime elezioni amministrative senza fare una brutta figura. Con estremo ritardo, il centrodestra tenta di riprendersi dopo essere stato travolto dallo tsunami del sindaco civico-riformista Manlio Torquato che lo batté duramente nelle amministrative 2011 e nel 2012 e dopo essere stato decimato da numerose defezioni. Defezioni con pas- saggi verso chi gestiva il potere in città e soprattutto in Regione. Ora il centrodestra ora attrae chi è rimasto fuori la porta o è stato detronizzato.

Va ricordato che nel 2012 Forza Italia era stata rasa al suolo e i tentativi di questi mesi di Antonio Roscia, medico salernitano nominato commissario cittadino del partito nocerino, rischiano di diventare più miracoli da Lourdes che umane imprese. A ingarbugliare la situazione gli stessi tentativi di trovare, da parte di qualche esponente politico nocerino, accordi direttamente con il partito provinciale, scavalcando Roscia, e certo i vertici salernitani non fanno molto per rafforzare il ruolo del loro stesso commissario cittadino (basta vedere la riunione di inizio mese a livello regionale alla quale non fu invitato Roscia che replicò duramente proprio sulle scelte in vista delle elezioni a Nocera Inferiore).

Gli sponsor di Tonia Lanzetta candidato sindaco, ex assessore dell’uscente e ricandidato di Torquato, cercano rapporti con Forza Italia provinciale, anche se a livello locale si cerca di intavolare un discorso con l’imprenditore conserviero Pasquale D’Acunzi (secondo qualche maligno, ma non troppo, sarebbe D’Acunzi a cercare un appoggio di Fi per scendere in campo) mentre altri, soprattutto in zona Fratelli d’Italia vorrebbero una soluzione diversa da entrambi i nomi. L’avvocatessa ed ex assessore di Torquato non riscalda il cuore in alcuni ambienti di centrodestra, come affermato nei giorni scorsi da Le Cronache, specie per il suo rapporto con il consigliere comunale Giuseppe Grassi, e in particolar modo in Fdi (la frattura tra i cirelliani e Grassi non è cosa facile da mandare giù, non ultima a causa della scelta del nocerino di ap- poggiare Vincenzo Paolillo a presidente del mercato ortofrutticolo). Ora, invece, si parla di un accordo con D’Acunzi.

L’imprenditore di Nocera Superiore, nell’ottica della riunificazione delle due Nocera fu nominato vicesindaco proprio da Torquato nel 2011. Quella amministrazione comunale fu sfiduciata dopo pochi giorni l’elezione per mano della maggioranza consiliare di centrodestra (Torquato era stato eletto primo cittadino con un’altra coalizione, civico-moderata). Una sfiducia voluta dall’allora Pdl di cui era leader Edmondo Cirielli, oggi referente principale di Fdi. Ora D’Acunzi avrebbe non poche difficoltà in una competizione contro Torquato in virtù di queste due ragioni, provenienza e appoggio alla sua amministrazione di cui fu vice, inoltre, senza un motivo ufficiale di rottura il sindaco uscente che oggi arriverebbe comunque troppo tardi.

D’Acunzi potrebbe inserirsi in quello che qualche giornale ha chiamato il “vento anti De Luca”, che in realtà in città c’è sempre stato, ma l’imprenditore che è persona intelligente non si imbarcherebbe in un contrasto a spada tratta con i deluchiani visto che qualcuno potrebbe ricordargli che è stato presidente dell’Arlas, ente regionale di dubbia utilità, con il Governatore Stefano Caldoro, soppresso proprio da De Luca.

Alberico Gambino, poi, alle regionali del 2015 aveva criticato la candidatura di D’Acunzi con Ncd, pur essendo nella sua stessa coalizione, chiedendone le dimissioni «Ad horas» (immediate). Insomma far quadrare il cerchio nel centrodestra non è facile, anche perché lo stesso Gambino aveva intavolato una discussione con altri candidati, come Roberto Galisi dell’area di centro.
Entro metà marzo il chiarimento definitivo.

Le Cronache
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