È un nuovo inizio, per tutti: politici e cittadini. La terza Repubblica sta prendendo forma.
È di ieri la nascita di Democratici e Progressisti, il soggetto politico dei bersaniani che, fuoriusciti dal Partito Democratico, gettano le basi per un nuovo centrosinistra. La potenziale ed eventuale legge elettorale di tipo proporzionale sta rivoluzionando i vecchi partiti, determinando con effetto domino, nuove formazioni politiche. Nuovi partiti non per una ideologia vera e propria, ma per mera esigenza elettorale. È lo spacchettamento dei vecchi blocchi, di ciò che ha caratterizzato in questi ultimi trent’anni il duopolio maggioritario: centrosinistra e centrodestra. Bipolarismo e governabilità, la ricetta giusta per il Paese, quella che doveva garantire la stabilità e che è crollata sotto i colpi del referendum costituzionale.
La vittoria del No è stata la linea di demarcazione che da un lato ha chiuso l’era del maggioritario e dall’altro ha aperto quella del proporzionale. Quest’ultimo un ritorno al passato, quindi una terza Repubblica che sempre più assomiglierà alla prima. Ritornerà il partitismo, grandi e piccoli satelliti che ruoteranno intorno ai propri leader. Due gli aspetti peculiari: il partito ed il capo politico. Un tuffo nel passato, quando un nome identificava un partito e la relativa ideologia; se dicevi Berlinguer, si trattava del Partito Comunista, se invece parlavi di Almirante, ci si riferiva al Movimento Sociale. Ma era l’ideologia, oltre gli uomini, il motore pulsante, mentre oggi a dettare le modalità è la legge proporzionale.
È il cambiamento che vogliamo? Oppure è un cambiamento forzato? Comunque sia, il processo è iniziato. Nel nostro territorio già qualcosa si intravede, proprio Nocera Inferiore, potrebbe essere un laboratorio politico, anzi, forse lo è già. Guardando alla sola coalizione a sostegno del sindaco uscente Manlio Torquato, sono già presenti i due ingredienti: il leader ed il progetto politico. Antesignano di ciò che potrebbe accadere a livello nazionale, con Renzi ed il PD della nazione. Del resto, già a Nocera si sperimentò negli anni’ 90 un progetto civico- moderato-riformista che suscitò all’epoca polemiche ma che poi anticipò la svolta del centrosinistra negli anni a venire. La grande tradizione politica della città si rinnova anche come luogo di elaborazione di nuove strategie.
Giuseppe Colamonaco