L’anticipazione di Le Cronache il 30 giugno 2016, quattro giorni dopo il fattaccio.
SAN VALENTINO TORIO. “Povero chi ci capita“. Mai come in questo caso, il vecchio adagio è indicato. Se fra un anno, i cinque minorenni di San Valentino Torio che violentano una quattordicenne di Sarno si saranno comportati bene (seguendo i vari percorsi prestabiliti) il loro reato di stupro di gruppo si estinguerà.
Insomma, i 12anni direclusione che pure il codice penale prevede per lo stupro di gruppo svaniscono di fronte alla buona condotta per solo un anno da parte di cinque ragazzini. Il Tribunale per i minorenni, ieri, infatti, ha ammesso alla prova i cinque imputati, quattro dei quali dovranno esercitarla presso una comunità mentre un quinto, quello che aveva ammesso la propria condotta fin dal primo interrogatorio, addirittura è completamente libero tranne qualche prescrizione.
Oltre al danno per la ragazza la beffa: per ora, non sarà risarcita del danno patito, in quanto nel processo minorile non è prevista la costituzione di parte civile. E così, la vittima per il risarcimento dovrà fare una causa civile a parte. Che l’esito potesse essere questo, Le Cronache lo aveva anticipato il 30 giugno dello scorso anno, quattro giorni dopo il fattaccio, ricevendo ingiurie della peggiore specie su Facebook anche da professionisti e politici, accusati di voler considerare per forza colpevoli i ragazzi che avrebbero dimostrato le falsità delle accuse.
Il tempo è stato galantuomo, come sempre. I cinque ragazzi, domenica 26 giugno 2016 intorno alle 23 e per un’ora, violentarono una 16enne di Sarno, dopo averla notata in piazza Papa Giovanni. Cominciarono a parlarle. Poi, due di loro la condussero a forza nel garage sottostante dove uno di loro aveva consumato, a suo dire, già un rapporto sessuale con la ragazzina, alcuni mesi prima. Dopo aver consumato un rapporto sessuale completo, i due sarebbero andati via e sarebbero arrivati gli altri tre che avrebbero violentato la ragazza a loro volta. Il tutto si sarebbe consumato in un’oretta.