«Mi candido, il paese ha bisogno di giovani e rinnovamento»

Negli ultimi giorni, i rumors davano, invece, candidato il marito. L’ex assessore Maria Sica conferma la sua sua candidatura a dispetto di voci che la vedevano “a casa”. Voci messe ad arte da qualcuno?

CASTEL SAN GIORGIO. Le voci che in questi giorni stanno riguardando Castel San Giorgio riguardo movimenti politici e la campagna acquisti di qualche “vecchio trombone” più interessato agli affari che al futuro sviluppo del territorio, si scontrano inevitabilmente con la verità. Così le voci messe in giro ad arte per tentare di far tornare i conti in casa propria e apparire più forte di quello che in realtà si è, finiscono per essere un poderoso boomerang.

La cosa riguarda l’eventuale candidatura, con Andrea Donato, del dottore Andrea Ferrentino, stimato professionista locale, medico di base a Cava de’ Tirreni, dopo un lungo trascorso anche da assessore a Castel San Giorgio . Ferrentino, che l’altra sera ha partecipato alla convention di Bracigliano, è anche il marito di Maria Sica, ex assessore di Sammartino invece non troppo tenera proprio con Andrea Donato. Una eventuale candidatura di Ferrentino avrebbe di fatto costretto a casa la Sica. Ma la combattiva ex assessore di Sammartino non ci sta e replica alle voci rilanciando invece proprio il suo impegno politico.

Cosa significa far politica per Maria Sica?
«Per me fare politica significa prima di tutto impegno, passione, dedizione, condivisione di idee e di sogni».
Si è candidata con la lista bene comune ed ha rivestito il ruolo di assessore Un’esperienza però durata pochi mesi, quali ricordi ha?
«Un’esperienza che mi ha portato gioia e dolori, ho creduto in un programma di cambiamento e di rinnovamento, mi sono impegnata per portare qualcosa di nuovo a Castel San Giorgio, mi sono resa promotrice di numerose iniziative».

Qualcuno dice che la sua candidatura è stata decisa per sostituire suo marito, e che alle prossime amministrative Ferrentino scenderà in campo neutralizzando la sua di candidatura. È vero?
«Non mi sono candidata per sostituire qualcuno né tanto meno mio marito, il quale ha smesso volontariamente di fare politica. La mia candidatura è dettata da una volontà ben precisa: diventare parte attiva di questo nostro paese e riprendendo le parole di un poeta turco “ non vivere su questa terra come un inquilino…”.

Quindi alle prossime elezioni pensa di riproporsi?
«Lo farò solo se ci sarà la possibilità di sposare un programma e una compagine che questa volta sia di effettivo cambiamento e di rinnovamento».

Cosa pensa che vogliono i suoi cittadini?
«Da quello che posso percepire, stando tra la gente tutti i giorni, il nostro comune ha bisogno di una ventata di freschezza, è tempo che si lasci spazio ai giovani, è tempo di cambiare modo di pensare e fare politica».

Quindi molto probabilmente non resterà a casa magari con i ferri a fare la classica calzetta?
Nulla da togliere a quanti lavorano a maglia, ma non penso che in questo momento storico, in questa fase così delicata per il nostro comune si possa stare a guardare. Le donne possono, adesso più che mai, avere un ruolo importante. Fare politica per una donna può essere solo una scelta di vita, interpretato come un impegno che ruba tempo alla famiglia ma solo pensando e curando l’interesse della comunità allargata. Credo che sia arrivato il momento che Castel San Giorgio riparta da qui: da una parte contando sull’esperienza di uomini di spessore, che hanno dimostrato competenza ed onestà nel fare politica, dall’altra da quanti hanno idee e voglia di fare. E dalle donne, tanto normali da essere straordinarie, ma che hanno e possono dimostrarlo, talenti e competenze.

Gianfranco Pecoraro – Le Cronache
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