Si tratta di Baronissi, Bellosguardo, Pagani, Giffoni Valle Piana, Centola, Gioi e San Mauro La Bruca.
“Chiare inadempienze da parte della Giunta regionale di Vincenzo De Luca“. Punta il dito contro il presidente della Regione Campania, il gruppo “Rousseau” di Salerno, guidato dall’avvocato Oreste Agosto che punta la propria attenzione sulle funzioni di commissario alle discariche abusive regionali, conferite lo scorso 29 dicembre al generale Donato Monaco.
Commissariamento che arriva direttamente dal Consiglio dei Ministri. “Il Governatore nel mese di dicembre avrebbe ammesso le sue inadempienze firmando con altri governatori dinanzi alla Boschi l’accettazione del commissariamento” – si legge in una nota del gruppo di attivisti.
In Campania le discariche abusive sotto torchio sono 11, con la maggior parte che ricade nel territorio di Benevento. Nello specifico, si tratta delle discariche di Sant’Arsenio in provincia di Salerno, di Rotondi in provincia di Avellino e dei comuni beneventani di San Lupo; Castelvetere di Valfortore; Torre Caudio; Puglianello; Pescosannita; Sant’Arcangelo Trimonte; Cusano Mustri e Durazzano.
Nell’elenco anche la discarica della stessa Benevento. “E’ evidente – sottolineano dal gruppo Rousseau – che l’amministrazione regionale a guida di De Luca ed il settore ambiente hanno fallito il proprio compito. I proclami sulla risoluzione dei problemi ambientali sono rimasti tali;
evidentemente in regione ci si occupa solo di conferire incarichi e nomine e sperperare denaro pubblico inutilmente”.
Ancora 13 sarebbero le discariche non conformi (sulle 75 complessive) presenti in provincia di Salerno: Baronissi, Bellosguardo, Caggiano, Centola, Gioi, Magliano Vetere, Pagani, Sacco, S. Mauro La Bruca, S.Pietro al Tanagro, Stio, Teggiano, e Giffoni Valle Piana. “Addirittura una discarica campana non individuata dagli organi competenti, contiene rifiuti pericolosi.
Attendiamo le soluzioni immediate della Regione” – concludono gli attivisti. A ciò si aggiunge, dunque, la bocciatura del piano dei rifiuti che arriva direttamente dal Ministero dell’Ambiente che sollecita chiarimenti alla Regione Campania.
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