Dopo le dimissioni del segretario cittadino del Partito democratico, Alfonso Oliva, il circolo nocerino ha bisogno di un definitivo rilancio e di una vera rivoluzione.
NOCERA INFERIORE. Cercasi commissario. Non è un classico annuncio pubblicato sui giornali tematici, ma l’attuale momento politico del Partito democratico nocerino.
Probabilmente da Salerno c’è già un nome, di sicuro non sarà un nocerino. In effetti, in una fase commissariale meglio che il traghettatore sia una persona estranea alle vicende locali, anche per una forma di garanzia rispetto alle diverse anime in seno al partito. Dopo l’abbandono di Oliva e di due forti consiglieri comunali quali Iannello ed Esposito, per questioni diverse, il Pd vive un momento di grande incertezza, l’unico fatto concreto è l’essere entrati in amministrazione.
Il resto, i vari distinguo, le diverse visioni politiche e la volontà di una piccola parte di esprimere un proprio candidato sindaco, sono temi all’ordine del giorno che difficilmente avranno finalità reali. Infatti, il Pd naviga a fari spenti, spinto per inerzia da un volere deluchiano che non ha ostacoli e che detta la via politica da seguire. Eppure, stiamo parlando del principale partito del Governo nazionale, ma che al livello locale svolge un ruolo marginale e dal quale sembra difficile se non impossibile defilarsi.
Recentemente il divario ed il malpancismo interno ha raggiunto il suo acme durante l’ultima tornata referendaria del 4 dicembre, il pomo della discordia è quel 32% dei SÌ che ha padri diversi e non riferibili per la maggior parte al circolo nocerino.
Una débâcle sostanziale che ha innescato un acuirsi della crisi politica interna che, nemmeno alle ultime amministrative, è sembrata tale. In verità, la guida Antonio Iannello quale segretario in passato garantiva unità, seppur con qualche crepa, ma riusciva in seno al direttivo a porre rimedio ad improvvise crisi e capovolgimenti di fronte. Scopo al quale ha rinunciato l’ultimo segretario cittadino, Alfonso Oliva, troppe divergenze che lui stesso in un comunicato analizzò con estrema obiettività.
Dunque, urge un commissario per ripartire da zero: unica strada possibile per rilanciare e ricostruire il Pd. Ma una domanda è lecita, quale Pd? Sganciato dal deluchismo, oppure, rilanciato dai giovani militanti? Forze nuove ci sono e la miglior partita é quella di giocare con tante promesse e solo i migliori veterani che facciano da chioccia ad una nuova squadra. Questa potrebbe essere una vera rivoluzione.
Riguardo al commissario, da indiscrezioni, Enzo Luciano potrebbe essere tra i papabili a guidare il Pd di Nocera Inferiore.
Giuseppe Colamonaco . Le Cronache