Crisi in maggioranza, i malumori di Grande Pagani e Forza Italia pronti a lasciare

Grande Pagani e Forza Italia aprono ufficialmente la crisi della maggioranza.

PAGANI. «Adesso Il Sindaco Salvatore Bottone dovrà decidere se preferire a noi chi, come Pasquale Sorrentino, alle elezioni ha parlato male di lui ed ora siede al suo fianco».

A dichiararlo Francesco D’Antuono, coordinatore dell’Agro di Forza Italia, che in una conferenza stampa al fianco di Vincenzo Paolillo, leader di Grande Pagani, e dei sei dissidenti della maggioranza Bottone ha sancito la crisi della maggioranza consiliare da parte proprio di Forza Italia e Grande Pagani, sottolineando che a sostenere l’amministrazione c’è oggi anche il Pd .

«La cosa pubblica – ha affermato l’esponente di Fi – non è una questione di famiglia».

La causa della rottura è l’isolamento dei sei consiglieri comunale dalle nomine al Comune negli strumenti di concertazione.

«Non saremo noi a tradire il mandato elettorale che ci hanno attribuito i paganesi – ha ribadito D’Antuono – questa situazione è il frutto delle scelte realizzate in questi mesi da Bottone».

All’incontro presenti i tre consiglieri forzisti Maria Rosaria Esposito, Gianluca Tortora e Bartolomeo Picaro, gli esponenti di Grande Pagani, i consiglieri Goffredo Iaquinandi, Pietro Sessa, gli ex assessori Alfonso Marrazzo e Francesco Contaldo, assenti invece per impegni la sola Luisa Paolillo e l’ex vice sindaco Attilio Elettore. «Obiettivo dell’incontro – ha affermato Vincenzo Paolillo – è quello di fare luce sui veri motivi che hanno determinato i malumori e la crisi».

Paolillo ha voluto ribadire che alla base delle loro critiche a Bottone non ci sono mai state questioni personali né richieste di poltrone e visibilità, ma motivi strettamente politici, legati alla mancata attuazione del programma elettorale sottoscritto due anni e mezzo fa.

In un documento consegnato al sindaco Bottone durante l’ultimo consiglio comunale, i consiglieri hanno posto alcune questioni specifiche puntando l’attenzione sull’attuazione del Puc, sulla questione relativa alla sicurezza e sulla riorganizzazione della macchina comunale.

Intanto, sulla notizia della raccolta firme da parte di Fratelli d’Italia per una mozione di sfiducia all’attuale primo cittadino, D’Antuono è stato categorico. «Non credo che Fdi lo stia facendo mai nessuno ha contattato i nostri consiglieri».

Le Cronache
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