Italia: maggior consumo di acqua minerale in bottiglie di plastica

Siamo vicini alla “Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR)”, iniziativa che ha lo scopo di sensibilizzare le persone sulla gestione dei rifiuti: riciclaggio e riuitilizzo dei prodotti.

L’Italia rispetto agli altri Paesi europei ha un record negativo, quello di maggior consumo di acqua minerale nelle bottiglie di plastica. Dato che assume aspetti ancor più drammatici per i costi e l’inquinamento prodotto; infatti si ricicla solo il 25% degli imballaggi in plastica. Inoltre, per la produzione di una sola bottiglia in PET (polietilene tereftalato), i costi relativi all’imbottigliamento, al trasporto e alla distribuzione, aumentano rispetto al consumo di acqua dal rubinetto.

Numeri e cifre pubblicate dal Fatto Alimentare che fanno riflettere, basti pensare che tra Europa e Nord America sono stati venduti nel 2007 duecento miliardi di litri di acqua imbottigliata. In Italia dal 1950 al 2009 la produzione di plastica è aumentata da 5,5 milioni di tonnellate a 100 milioni, un dato che dovrebbe almeno far riflettere.

Il riciclo della plastica a livello mondiale ha percentuali basse, la maggior parte di essa è buttata in mare, dove già oggi si trovano 110 milioni di tonnellate. La metà di questa proviene da Cina, Indonesia, Filippine e Vietnam. Una parte di plastica in mare è mangiata dai pesci, l’altra è congelata nel Mar Glaciale Artico.

Infine, bisogna ancora capire se le sostanze contenute nella plastica contaminino il prodotto imballato e quanto, diversi giornali americani propendono per questa ipotesi. Su questo aspetto si attendono studi in merito.

Redazione

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