Una folla commossa ha partecipato ai funerali, ieri pomeriggio, di Giuseppe De Prisco, il 77enne travolto in un incidente stradale la notte tra venerdì e sabato scorsi.
L’anziano è morto sul colpo, mentre è in gravi condizioni, con una lesione alla spina dorsale, il figlio Giovanni.
Davanti alla chiesa del Corpo di cristo tanta gente si chiedeva il perchè. «Ma cummma ha fatto». È la domanda più frequente che la gente rivolge ai cronisti che sono li per documentare l’estremo saluto ad un uomo che nel suo attaccamento al lavoro e alla vita era stato emblema.
Ovviamente, la gente si interroga sulle modalità di una tragedia definita assurda:«Come ha fatto (Biagio Annunziata, il 31enne barista alla guida della Lancia Y che ha causato la tragedia) a non vedere il carabinieri che gli ha dato l’Alt, l’auto dei militari con i lampeggianti accesi, il carro attrezzi anch’esso con i lampeggianti accesi.
Doveva proprio correre tanto per non aver visto tanta gente in strada», si chiedono riassumendo, i tanti che attendono il feretro.
Tra coloro che sono venuti a portare il loro cordoglio anche il sindaco Manlio Torquato, a testimonianza del dolore che ha colpito l’intera città.
Il sacerdote, padre Damiano ha invitato a credere nella resurrezione: «Giuseppe non è morto è vivo», ha esclamato durante l’omelia, dopo aver ricordato al persona e i figli, ai quali era ed è legato da sincera amicizia.