Poliziotti della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Salerno, Settima Sezione coordinata dall’Ispettore Capo Angelo Labella, in esecuzione del decreto emesso dalla locale Procura, ha proceduto all’ispezione di abitazione ed al deferimento all’Autorità Giudiziaria di due conviventi salernitani, indagati per i reati di ricettazione, truffa, sostituzione di persona e falsità in scrittura privata.
Gli agenti hanno accertato che la coppia, utilizzando una carta d’identità contenuta in un portafoglio rubato nel mese di febbraio 2010 ad un’anziana donna salernitana, ha stipulato, nel mese di aprile 2010, un contratto telefonico con i dati anagrafici della vittima del furto, fruendo di oltre 1.000,00 Euro di traffico telefonico, somma mai pagata.
Alla anziana, dopo circa un anno dal furto, è arrivata una cartella esattoriale per l’utilizzo dell’utenza telefonica. La malcapitata, ignara della stipula del contratto, lo ha disconosciuto ed ha presentato querela alla Questura di Salerno che ha attivato le indagini accertando che l’impianto telefonico era stato realizzato in data 2 aprile 2010 presso un indirizzo nel cuore del centro storico di Salerno e che lo stesso era cessato in data 14 aprile 2011.
Le indagini consentivano ai poliziotti di stabilire che i collegamenti telefonici terminavano presso l’abitazione in uso ad una donna, R. C., di anni 52, ed al suo compagno P. R., di anni 51, salernitani, entrambi già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio e la persona.
Le attività investigative si concentravano sui tre contatori di misurazione di energia elettrica dello stabile e rivelavano, con l’ausilio anche di personale specializzato dell’ENEL, che il contratto di uno dei contatori era intestato alla anziana donna vittima del furto del portafoglio e della truffa.
Emergeva, inoltre, che un altro contatore attivo ma privo di cavi in uscita, era intestato ad una giovane donna salernitana, residente in Pellezzano (SA), che non aveva mai stipulato contratti con l’ENEL ed aveva subito, nell’anno 2011, il furto dei documenti d’identità.
Nel corso dell’ispezione, dietro la porta d’ingresso dell’appartamento occupato dalla coppia, è stata rilevata l’esistenza di un interruttore collegato al contatore distinto da un numero cliente il cui contratto è intestato alla donna di Pellezzano.
Tanto premesso, e considerato che dalle indagini esperite sono emerse chiaramente le responsabilità dell’evento delittuoso, R. C. e P. R. sono stati denunciati per i reati sopra citati.
Salerno: Denunciata coppia di salernitani, stipulavano contratti telefonici e di fornitura energia elettrica con identità false
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