Cadono i pretesti contro la riunificazione delle due Nocera

NOCERA INFERIORE/NOCERA SUPERIORE. Meticoloso per carattere, Giovanni Minardi ha frugato negli atti amministrativi delle due Nocera per capire quanto misuri la divaricazione economica tra i due Comuni nocerini che, a 170 anni dalla divisione, cercano solo oggi di ritrovare la perduta unità amministrativa. Un’operazione non facile, tanto che in Campania è riuscita fino ad oggi alla sola Montoro.
Il primo passo della riconciliazione civica passa per lo Statuto che regola la vita amministrativa, produttiva e sociale di ogni Comune. E’, dunque, urgente aprire in seno ai due Consigli comunali un confronto tra gli abitanti della città divisa per accoglierne i suggerimenti e le proposte che, nell’interesse di tutti i residenti, possano rendere più efficiente il futuro organo di autogoverno cittadino.

I dati analizzati da Minardi emergono dai consuntivi dei due Comuni nocerini al 31 dicembre 2014.
Delle due Nocera, quella Inferiore è quasi il doppio della Superiore, sia per estensione del territorio che per numero degli abitanti e dei nuclei familiari. Ma passando alle risorse di cui dispongono emergono alcuni elementi di forte divaricazione per quello che riguarda l’ambiente, nonché l’assetto e la manutenzione del territorio.

Mentre Nocera Inferiore, pur priva del piano energetico ambientale, ha un Piano Regolatore approvato, un piano degli insediamenti produttivi – distinti in industriali, artigianali e commerciali-, un piano delle attività commerciali e un piano del traffico,
Nocera Superiore ha un Piano Regolatore approvato e un piano regolatore attuato, ma è senza un programma di fabbricazione, senza un programma pluriennale di attuazione, senza il piano di edilizia economica e popolare, senza il piano per gli insediamenti produttivi, distinti in industriali, artigianali e commerciali ed è anche carente del piano delle attività commerciali, del piano urbano del traffico e del piano energetico ambientale comunale.

Passando poi alla situazione economica dei due Comuni, Minardi, sulla base della deliberazione n.6 assunta dal Consiglio Comunale di Nocera Inferiore il 9 giugno 2016, ne valuta i risultati conseguiti al 31 dicembre 2015 e si sofferma sul totale iscritto a bilancio di previsione 2016 come disavanzo da ripianare, pari ad euro 2.532.043,70 per cui il Comune di Nocera Inferiore, in base alle sue risultanze amministrativo-contabili, attesta, secondo quanto previsto dall’articolo 242 del Tuel, di non trovarsi nella condizione di deficitarietà strutturale.

Questa stessa condizione è attestata sulla base del citato Tuel dal Comune di Nocera Superiore anche se i dati di base sono assai diversi.
Infatti, il fondo cassa al 31 dicembre 2015 è di euro 12. 834.401, 30 con residui attivi (crediti) di euro 15. 713.621, 97 e i residui passivi (debiti) pari a euro 2. 722,369, 69.
Il Comune di Nocera Superiore attesta in base di non trovarsi nella condizione di deficitarietà strutturale. Ma il vantato tesoretto dietro al quale, in passato, ogni confronto è stato rigettato si è ridotto a cifre modeste.
Se poi si passa dalle aride cifre ai servizi realmente offerti ai rispettivi residenti Nocera Inferiore ha una situazione sostanzialmente positiva, al punto che sono stati illuminati 75 Km di strade su 82, mediante 6.250 punti luce con un costo totale diretto di euro 3.667.404, 80.
Nel Comune di Nocera Superiore il servizio per le attività rilevanti è stato gestito in economia con un costo totale diretto di euro 293.810.
Quanto all’illuminazione pubblica risultano illuminati 40 km di strade su 60 con un costo totale diretto di 909.458 euro.

Non si hanno dati né sugli asili nido, né sugli impianti sportivi, né sulle mense scolastiche per le quali c’è solo una previsione di spesa per 51.111 euro.
Passando ai contributi straordinari per la fusione tra Comuni, nel 2015 ne hanno beneficiato 28 nuovi Comuni, fra cui Montoro.
Il contributo è in proporzione alla popolazione, sicché la nuova Nocera dovrebbe avere per 10 anni più di un milione di euro.

Tirando le somme del suo lungo argomentare, Minardi si richiama a Platone: «Per un’autentica arte politica bisogna prendersi cura non dell’interesse privato, ma di quello comune».
Anche se, così facendo, cresce necessariamente il deficit di un comune!

Rosanna Ascione – Le Cronache
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