Landi chiede al Governatore di rivedere l’atto aziendale

MERCATO SAN SEVERINO. Landi chiede al Governatore Vincenzo De Luca di rivedere l’atto aziendale ed invita, sindaci medici e sindacati ad un tavolo tecnico. Il dottore Carmine Landi, presidente dell’associazione “Grazie di Cuore” e cardiologo di fama nazionale interviene sull’atto aziendale. “Invito il governatore della Campania Vincenzo DeLuca ad un atto di riflessione e umanizzazione per evitare un aumenti di mortalità e morbilita’ sul territorio provinciale con la approvazione dell’atto aziendale, per 3 motivi1.

1) Esso non rispecchia ne I dati del decreto 49 visto che non c’e’un corrispettivo tra centri spoke-hub e numero di abitanti ne i dati epidemiologi perche’non abbiamo i registri di malattie.

2) Il declassamento – prosegue Landi – di alcuni pronto soccorso e l’accorpamento di alcuni ospedali provinciali comporterebbe l’ accentramento di patologie acute verso presidi non ancora attrezzati come organici H 24 ed il trasferimento dei pazienti averrebbe con un sistema 118 non collegato in rete e non obbligato a protocolli terapeutici concordati e condivisi.
Caro Presidente – prosegue Carmine Landi – lei è circondato da consulenti e consiglieri Medici di settore che dovrebbero dire che ciò non consentirebbe ai pazienti di raggiungere nei tempi previsti dalle linee guida internationali i centri Hub di riferimento con conseguente aumento di morti ,cronicita (e aspetto a lei caro) aumento della spesa.

3) Integrazione pubblico privato – aggiunge il dottore Carmine Landi – articolato sull’interesse del malato, mettendo a tacere qualche amministratore psicotico, che con toni pseudodelinquenziali minaccia licenziamenti e mobilità del personale offendendo la dignita’lavorativa e delle istituzioni Regionali.
Infine – conclude il dottore Carmine Landi – invito sindaci, e rappresentanti organizzazioni sindacali e medici con incarichi istituzionali, a creare un tavolo tecnico di discussione seria per evitare drammi umani nel futuro prossimo”.

Carmine Pecoraro – Le Cronache
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