Di seguito pubblichiamo la lettera del presidente Barone di “No AIDS”, relativa alle famiglie ed alle persone in stato di difficoltà nella città di Pagani.
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Al Sindaco del Comune di Pagani
Sig. Salvatore Bottone
Sede
– Al Presidente del Consiglio Comunale di Pagani
Sig. Antonio Donato
Sede
E.p.c – Al Dirigente dei Servizi Sociali del Comune di Pagani
D.ssa Maria Devito
Sede
servizi.sociali.pubblicaistruzione@pec.comunepagani.it
PAGANI: SITUAZIONE SOCIALE PREOCCUPANTE.
Illustrissimo Sindaco e Presidente,
La non programmazione di interventi mirati e incisivi in materia di Politiche Sociali, sono tutte concause di un fenomeno che sta assumendo i contorni di una drammatica emergenza nella nostra città.
Ci riferiamo al disagio in cui versano ampie fasce della popolazione,che vivono in condizioni di emarginazione e di povertà.
Povertà vecchie e nuove caratterizzano lo stile di vita di intere famiglie della nostra città, le cui condizioni sono in aumento e del tutto sconosciute , sia per il senso di pudore e di dignità. Essere presente nell’azione sociale ed educativa a sostegno delle persone e delle famiglie è la prima responsabilità della politica. La mancanza di attenzione verso i problemi sociali è oggi un limite concreto che dobbiamo superare se desideriamo che la politica risponda al bene pubblico e possa amministrare con saggia consapevolezza.
Le richieste di aiuto domestico superano in modo esorbitante ogni capacità di risposta da parte del Comune di Pagani ed il servizio di assistenza domiciliare riesce ad accontentare solo una parte dei richiedenti.
Il problema dell’alloggio si ingrandisce quotidianamente con centinaia di famiglie che bussano alla porta del Comune per cercare di avere una casa popolare o un tetto qualsiasi sotto il quale ricoverarsi.
A Pagani sono aumentate le famiglie senza nessun reddito, mentre molte altre godono di redditi precari o fruiscono del solo assegno sociale grazie al rapporto di convivenza con un familiare anziano.
Per questo motivo si potrebbero avviare una serie di iniziative tese a:
– Potenziare l’attività di assistenza dei servizi sociali del Comune di Pagani scegliendo il metodo della prestazione diretta dei servizi e utilizzando le disponibilità delle associazioni di volontariato e delle parrocchie per monitorare il territorio ed intervenire sui casi più urgenti;
Raccordare il volontariato cattolico, l’associazionismo, le parrocchie e la Caritas con le istituzioni comunali per realizzare una rivoluzione culturale e attivare un sistema virtuoso di interventi assistenziali degno di una comunità che vuole sentirsi civile e moderna.
Gli interventi individuati unitamente alle azioni intraprese dall’Amministrazione comunale sono urgenti ed indifferibili e, pertanto, tutte le forze politiche e gli amministratori devono sentirsi impegnati in uno sforzo straordinario per contrastare una situazione di crisi che, nella città di Pagani, di giorno in giorno cresce in maniera esponenziale.
La ricostruzione sociale è una delle emergenze più importanti. Lo testimonia il grado di malessere e di sofferenza delle tante persone che si rivolgono a noi ogni giorno, per testimoniare la carenza di alloggi, la disgregazione familiare, la precarietà della vita, l’assenza di lavoro, il numero dei disoccupati e dei cassintegrati.
Istituire l’Osservatorio sul disagio sociale da dipendenza, sia vecchie (alcolismo e tossicodipendenze ed avviare un protocollo di collaborazione il SERT di Nocera Inferiore) sia nuove (da social, dalla piaga del video poker e del gioco d’azzardo etc…) al fine di monitorare il complesso di problematiche che si presentano e si sviluppano nel contesto e nel tessuto sociale e fornire le adeguate risposte.
È invece necessaria una visione che individui nella amministrazione comunale, ed in particolare nei Servizi alla Persona ed alla Solidarietà Sociale del Comune, l’attore principale di politiche di coordinamento che mettano a rete pubblico e privato, interventi urgenti ed politiche strutturali e di lungo periodo.
Al Presidente del Consiglio Comunale si chiede di recuperare l’iniziativa di un Consiglio Comunale sui temi della povertà chiedendo la partecipazione degli Organismi di volontariato e del Responsabile della Mensa di Don Tommaso che oggi rappresenta l’impegno più generoso ed avanzato nella ricerca del sollievo all’indigenza.
Giuseppe Barone