NOCERA INFERIORE. Trovato il rifugio dove presumibilmente ha trascorso le ultime ore Marco Iannone. La polizia di stato, ieri, ha fatto irruzione all’interno di un appartamento di via Carlo Armenio Angrisani nella zona di Casolla. All’interno di un appartamento di un’altra persona, nemmeno questa trovato all’interno dell’abitazione, non c’era nessuno. I poliziotti del sostituto commissario Attilio Iannone e del vicequestore Giuseppina Sessa hanno trovato residui di pizza e di bibite a testimonianza che l’abitazione era stata occupata poco prima ed era stata abbandonata.
Molti cittadini hanno avvicinato i poliziotti, ringraziandoli per l’intervento in zona, anche perché l’area tra via Carlo Armeni Angrisani e la vicina piazzetta di largo Caduti di Brescia, specie la sera è sede di traffici strani, legati allo spaccio di sostanze stupefacenti. Quindi le indagini sulle quattro aggressioni a colpi di pistola tra domenica e lunedì potrebbe aver portato alla scoperta a una nuova piazza di spaccio. E lo spaccio di droga sembra essere sempre più lo sfondo della geurra con i quattro agguati. Un botta e risposta a suono di pistolettate calibro nove e poi la richiesta di aiuto da parte dei “livelli superiori”.
Questa la pista su cui i carabinieri di Nocera Inferiore da un lato e la polizia di stato dall’altro stanno lavorando nelle ultime ore per chiarire i quattro agguato che sarebbero accaduti tra domenica e lunedì scorso. Sullo sfondo sembra rimanere lo spaccio di sostanze stupefacenti. Prima di tutto ci sarebbe stata una lita tra due gruppi contrastanti. Domenica sera, non si sa dove, il primo episodio: due proiettili esplosi contro Marco Iannone, 33enne nocerino, di cui uno andato a segno con ferita leggera. Da allora, Iannone non si trova. A questo sarebbe seguita una risposta da parte di persone vicino a Iannone e sono statiesplosi almeno tre colpi di pistola all’interno del circolo all’angolo tra via Luciano Gambardella e corso Vittorio Emanuele (a Casale Nuovo) contro uno sconosciuto.
Poche ore dopo un altro agguato, in risposta a quello del circolo, contro il 28enne Mario Sarno, cugino di Iannone, in via Urbulana n.10 a Piedimonte a pochi passi dal crocifisso dove si spaccia droga. I due cugini furono indagati nell’operazione antidroga “Crucifix” proprio per lo spaccio a Piedimonte. Poco dopo la risposta al terzo agguato con il quarto episodio, l’agguato ai fratelli De Napoli. Una persona già identificata dagli inquirenti ed anch’egli volto a loro noto, avrebbe raggiunto l’abitazione dei fratelli Antonio e Marco De Napoli in via Filangieri, nel rione delle case popolari di Cupa del Serio (le palazzine a ridosso di Piedimonte), ha incontrato uno dei due fratelli (pare Marco) pur volendo cercare Antonio e avrebbe cominciato a sparare senza colpire il bersaglio.
L’attentatore sarebbe salito sopra e avrebbe cercato di entrare in casa dei De Napoli, senza riuscirvi per la tempestiva reazione di una persona all’interno dell’appartamento. Questo il lunedì di fuoco. Poi arriva mar- tedì mattina, quando la polizia trova il 24enne Ciro Rosario Terracciano di San Giovanni a Teduccio (Napoli) con una pistola calibro 9, con colpo in canna e quindi a sparare e lo arrestano. Il pregiudicato per reati di droga di Napoli stava parlando con due persone che alla vista dei poliziotti sono fuggiti via. Si teme che quello potesse essere un gruppo di fuoco pronto ad entrare in azione.
Un gruppo chiamato di rinforzo nella guerra per lo spaccio in città. Terracciano (oggi l’udienza di convalida del suo arresto) potrebbe essere venuto in città per parteggiare per uno dei due gruppi e, contemporaneamente, per ripotare la calma tra i contendenti. Forte il timore per eventuali alleanze tra organizzazioni nocerine di pusher e fornitori napoletani per il controllo dello spaccio.
Il sindaco Manlio Torquato chiede rinforzi per le forze di polizia che prestano servizio in città e non interventi una tantum. Manlio Torquato incontrerà la prossima settima il prefetto e i vertici delle forze dell’ordine per chiedere interventi fattivi alla luce degli agguati avvenuti in città e per prevenire ulteriori episodi criminali.
A Nocera c’è bisogno di più uomini e mezzi e soprattutto di personale più giovane, vista L’età media di molti appartenenti alle forze dell’ordine.
Gianfranco Pecoraro – Le Cronache