Un’estate di divieti di balneazione e navigazione

MAIORI. A pochi giorni di distanza dalla caduta massi sulla spiaggia degli innamorati, in costiera si corre ai ripari: almeno con i cartelli.
Il comune di Maiori ha provveduto ieri ad inserirli sulle spiagge rientranti nel proprio territorio, un esempio è quella dei “Limoni” detta comunemente “Lo Sgarrupo”. Sul cartello si legge testualmente: “Attenzione pericolo caduta massi, ordinanza n. 93/13 del 05/07/2013. divieto di attività bal- neare e di navigazione entro 30 metri dalla costa”.
Sorge spontanea una domanda: chi vive nelle abitazioni che hanno la discesa pri- vata, vista l’ordinanza ed il divieto appo- sto, potranno accedere sulla spiaggia? Inoltre, molti bagnanti vi accedono da Erchie e da Cetara attraverso le imbarcazioni, pagando tre euro a persona per il trasporto, ma se c’è un divieto di navigazione, come potranno accedervi?

Lo Sgarrupo è frequentato da anni, molti i giovani e non solo che dalla strada scendono giù. Per questi assidui bagnanti è una vacanza low cost, poiché in tutta la costiera, tra parcheggio e lido, andare al mare diventa un salasso: ecco perché sono costretti a queste discese “rischiose” si, ma che non fanno male al portafoglio. Ed allora, per evitare disagi e problemi ben più gravi, perché non si abbassano i costi dei parcheggi e dei lidi? Perché in costiera la gente non facoltosa deve essere discriminata? Solo i ricchi possono frequentarla e con questo ultimo divieto, solo chi possiede un natante può fare il bagno e navigare, rigorosamente a trenta metri dalla costa.

Infine, se c’é pericolo caduta massi, come mai esistono diverse abitazioni proprio nei pressi di queste aree? Qualcuno dovrebbe rispondere a queste domande e per dovere di trasparenza, chiarire l’iter dei permessi a costruire. Se c’è la caduta massi, c’è per tutti, bagnanti e abitanti della Divina. Urge un piano di sicurezza per la costa, il pericolo non va solo segnalato.

Peppe Colamonaco – Le Cronache
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