Mancano gli infermieri, 40 gli imboscati Intanto è lite tra Direzioni sugli straordinari

NOCERA INFERIORE. E mentre gli ospedali di Nocera e Pagani sono in emergenza per la mancanza di personale a causa delle normative europee, degli esegui organici, delle ferie e di qualche infortunio arriva pure la lite sullo straordinario all’ospedale di Nocera e a quello di Pagani. L’Asl Salerno «…ritiene possibile autorizzare il superamento delle 250 ore» non specificando chi, come, quando saranno pagate. La direzione amministrativa dell’ospedale nocerino prende le distanze da quanto scritto dal capo del personale dell’Asl e chiede spiegazioni. Sulla questione interviene Pasquale Addesso della Cgil che scrive alla direzione generale dell’azienda sanitaria, premettendo le storiche difficoltà di organico dei due ospedali e gli incontri precedenti per risolverli (senza fortuna).

Scrive Addesso: «…Si attendeva che l’Azienda predisponesse un’apposita nota che autorizzasse in deroga la liquidazione delle ore di straordinario già effettuate e quelle che le direzioni sanitarie dei presidi ospedalieri sarebbero state costrette ad autorizzare, per alcune unità operative in particolare e limitatamente al periodo estivo, stante le predette criticità… Per fornire un contributo responsabile e costruttivo alla soluzione del problema… (la Cgil)… aveva provveduto ad acquisire la consistenza numerica e la dislocazione del personale infermieristico all’interno dell’Ospedale, e non solo, evidenziando che numerose unità operative potevano essere recuperate richiamando alle mansioni proprie della qualifica rivestita il personale sanitario di comparto adibito ad altre mansioni. Tale iniziativa avrebbe consentito, nel solo Dea Nocera/Pagani, di recuperare circa 40 unità infermieristiche.

Pertanto questo Sindacato aveva richiesto con forza che venissero adottati dall’Azienda gli opportuni provvedimenti per fare in modo che tutto il personale fosse addetto alle mansioni proprie rispetto al profilo di appartenenza, ivi compresi gli infermieri soggetti a limitazioni per motivi di salute e/o prescrizioni del Servizio di Medicina del Lavoro. Per tali dipendenti, nella grandissima parte dei casi, si tratta di limitazioni che riguardano esoneri dai turni notturni, il che non impedisce di certo il loro inserimento nella attività assistenziali sanitarie attraverso una diversa turnistica, anziché adibirli a mansioni amministrative o completamente diverse dalle loro competenze, oppure dislocati presso strutture come ex Direzioni Generali a svolgere mansioni non sanitarie. In un simile contesto, un simile provvedimento costituirebbe una soluzione rapida, economica e di rapida attuazione.

Diversamente non ci si lamenti, poi, che non vi è personale a sufficienza! Incidentalmente, va ricordato che a tali dipendenti si continua a garantire l’indennità infermieristica e forse per qualcuno anche il coordinamento, profilandosi, in tal modo, anche un consistente danno erariale. Ma su tale proposta, finora, nessuna risposta è pervenuta ad oggi a questo Sindacato». A Addesso si chiede: «…il limite contrattualmente previsto delle 250 ore (di straordinario) vi è sempre stato, ed è stato sempre superato….
Ci si chiede, allora, perché deve essere assolutamente rispettato solo oggi, peraltro in piena emergenza estiva? Tale comportamento, come più volte segnalato dalla Direzione Amministrativa del Dea Nocera/Pagani, che forse più di tutti vive questo problema, compromette seriamente non solo la possibilità di fornire un sufficiente livello di assistenza ospedaliera, ma mina anche la serenità dell’ambiente e dei suoi operatori, creando un malumore, giustificato, del quale si intravedono le prime avvisaglie, e che possono degradare da un momento all’atro in una vibrante protesta.

A meno che non vi sia un disegno teso a far chiudere l’ospedale di Nocera/Pagani, non si comprende perché codesti vertici continuino a trincerarsi dietro il paravento del rispetto della legge, pretendendo, poi, che i suoi dirigenti la violino per loro, autorizzando ciò che essi in assenza di disposizioni chiare e tassative e non pareri), non possono autorizzare… ». Addesso aggiunge: «se le prestazioni eccedenti ai limiti, imposte ed autorizzate dai dirigenti e dalle direzioni ospedaliere non saranno liquidate, si attiverà da subito uno stato di agitazione».

Le Cronache
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