Infermiere aggredito negli uffici dell’Asl

CAVADE’TIRRENI. Aggredito da una coppia di coniugi un dipendente dell’Asl di Cava dè Tirreni.
E’ stato aggredito ieri mattina negli uffici dell’Asl di Cava de’ Tirreni, in via Gramsci, l’infermiere professionale 62enne Gerardo Amatruda. Momenti di tensione quando l’uomo, mentre svolgeva il suo lavoro, è stato malmenato prima dal marito e poi dalla moglie riportando ferite in diverse parti del corpo che hanno reso necessarie le cure dei sanitari. Per lui una prognosi di dieci giorni ed una brutta avventura che difficilmente dimenticherà.

Sono giunti sul posto il personale del 118 ed i Carabinieri della locale tenenza per prestare soccorso all’iomo ed avviare le primi indagini. L’aggressione ai danni dell’operatore sanitario, che solitamente lavora all’Asl di Vietri sul Mare, sarebbe avvenuta per futili motivi.
“Mi trovavo a Cava dè Tirreni , collaboro con la direzione sanitaria – ha raccontato l’uomo proprio per aiutare la gente che si rivolge a noi, mi occupavo della riscossione del pagamento del ticket. Si è presentata una signora che doveva pagare due ticket, – continua Amatruda – un primo riguardante una visita specialistica e non ho avuto problemi, per la seconda operazione ci sono stati invece degli intoppi con il computer, così gentilmente le ho chiesto di tornare domani per espltare la pratica ”.

A questo punto la donna, che a detta di Amatruda sembrava una persona per bene e insospettabile, ha iniziato a dare in escandescenza, chiamando al telefono in suo aiuto un certo “Enzo”, che si è scoperto essere il marito. “L’uomo si è presentato dopo pochi minuti, – ha spiegato l’infermiere – da subito la signora lo ha istigato contro di me, lui ha iniziato ad alzare la voce tra la stupore delle altre persone presenti in ufficio, mentre io li pregavo di uscire fuori, mi ha strattonato e mentre tentavo di reagire mi ha tirato un pugno in faccia, intanto la moglie mi colpiva sulla testa”.

Trenta i giorni di prognosi per il malcapitato infermiere che ha riportato una frattura al dito, una distorsione al ginocchio e una tumefazione cranica. “Lavoro da 41 anni all’Asl e non mi è mai successa una cosa del genere” ha concluso Amatruda che ne pomeriggio di ieri si è rivolto ai carabinieri dove ha sporto denuncia nei confronti dei due aggressori. In base ai documenti in possesso degli uffici dell’Asl i due saranno presti identificati e saranno denunciati a piede libero. Solidarietà all’uomo è stata espressa da tuttte le forze sociali e politiche della città. In particolare i rappresentanti sindacali pongono con forza il problema della sicurezza suoi luoghi di lavoro, sopratutto nel pubblico dove utenti incivili molte volte inveiscono ed aggrediscono come è successo ieri a Cava o dipendenti pubblici.

Carmine Pecoraro – Le Cronache
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