Di seguito la lettera del presidente “No AIDS” all’Onorevole Alberico Gambino, in relazione all’alimentazione dei malati nefropatici.
Ill.mo On.le GAMBINO,
come Lei ben saprà,i nefropatici, sono coloro i quali hanno insufficienza renali, che alle molteplici terapie mediche, devono accompagnare anche una specifica alimentazione ipoproteica.
Oggi, molti di loro sono costretti a comprarsi tutti i prodotti alimentari in quanto il decreto n°.17 del 24 marzo 2010, a causa del piano di rientro della spesa sanitaria regionale è stata decretata la sospensione dell’erogazione dei prodotti ipoproteici per i pazienti con insufficienza renale cronica da parte delle ASL di appartenenza.
Considerato che le persone che hanno goduto dell’erogazione alimentare nella Regione Campania sono circa 8000 e per consentire l’accesso gratuito ai cibi aproteici, nel 2009 ha stanziato circa 4.000.000,000 di euro, un paziente in dialisi costa(esclusi i costi di ospedalizzazione) circa 35.000,00 euro l’anno. Questo significa che un piccolo risparmio nell’immediato, si trasformerebbe in un pesante aggravio per la sanità campana.
Senza contare naturalmente che la qualità della vita della persona nefropatica costretta alla dialisi è nettamente peggiore rispetto a quella che riesce a trovare un suo complesso equilibrio mediante il ricorso a cibi aproteici parallelamente ad un trattamento farmacologico.
La Campania è, a oggi, l’unica Regione italiana che non garantisce ai propri pazienti l’erogazione gratuita dei prodotti alimentari aproteici, indispensabili nel trattamento dell’insufficienza renale cronica in terapia conservativa. Attualmente la terapia dietetica nutrizionale non è contemplata fra le prestazioni incluse nei livelli essenziali di assistenza (Lea) e, pertanto, ogni Regione decide a propria discrezione se stanziare o meno risorse per la dispensazione di questi prodotti.
Nell’interesse e tutela dei pazienti, tutte le Regioni hanno adottato, nel corso degli anni, misure ad hoc per garantire l’alimentazione aproteica, a eccezione della Campania, dove l’erogazione è stata sospesa nel marzo 2010 nell’ambito del piano di rientro dal debito sanitario.
Con La presente la sensibilizzo e Le chiedo di farsi promotore di questa istanza nelle sedi opportune e di chiedere l’immediata revoca del decreto.
Distinti saluti
IL PRESIDENTE
Giuseppe BARONE