Permessi edilizi, il PD di Nocera Superiore chiede lumi

Recentemente sono state pubblicate delle sentenze del TAR Salerno, che annullano i dinieghi opposti dal Comune di Nocera Superiore a legittime istanze di rilascio di permessi di costruire formulate da alcuni nostri concittadini. Il circolo del PD locale ritiene utile rappresentare agli organi di stampa l’importanza di tali pronunciamenti anche in relazione alle risposte date dal Sindaco su alcuni organi di informazione.
E’ però necessario un sintetico riepilogo della vicenda.

In data 27 Novembre 2014 il capogruppo del PD avv.to Bartolo Pagano, chiese, con interrogazione scritta, se fosse vero che la Giunta avesse approvato un atto di indirizzo in materia di rilascio di permessi di costruire e se non fosse opportuna, per l’importanza dell’argomento, una specifica seduta consiliare monotematica. In quella circostanza il Sindaco non solo negò che tale provvedimento esistesse ma assicurò anche che ci sarebbe stato il preliminare richiesto confronto consiliare.

Qualche giorno dopo la direttiva adottata in giunta fu pubblicata sull’Albo on line e recava la data del 25 Novembre, cioè di due giorni antecedenti l’interrogazione. Il primo cittadino, in totale spregio della sede e del consessso consiliare, aveva mentito spudoratamente.
Su sollecitazione di un invito al confronto pubblico, sottoscritta da un nutrito gruppo di tecnici di Nocera Superiore, i consiglieri comunali di opposizione chiesero ed ottennero la convocazione della seduta consiliare monotematica che si tenne in data 5.0 2.2015.

In quella circostanza fu consentito di intervenire all’architetto Vincenzo Famiglietti che parlò in nome dei tecnici sottoscrittori dell’istanza; egli spiegò come la direttiva emanata dalla Giunta fosse fondata su presupposti erronei, come fosse inopportuno allinearsi ad una cervellotica sentenza del Consiglio di Stato pronunciata per un caso di intervento in zona agricola del Comune di S.Antonio Abate, ma soprattutto illustrò come il provvedimento emanato dall’Amministrazione contraddicesse la legge regionale 16/2014.

Tale recente legge aveva, infatti, posto chiarezza su una contraddittoria giurisprudenza, e modificando la legge del Piano Urbanistico Territoriale per l’are Amalfitana e Sorrentina ( legge 35/87)che, a dire dell’Amministrazione, con le sue norme di salvaguardia avrebbe inibito il rilascio di permessi di costruire. In particolare l’articolo 1 al punto 73 sub 4 chiarisce che …” il piano casa si applica anche nei territori sottoposti a P.U.T. e al punto 79 limita l’applicazione delle prescrizioni del P.U.T. ai soli interventi in zona agricola per la zona territoriale 7, in cui ricade gran parte del Comune di Nocera Superiore, dove, vigendo un P.R.G. si disapplicano tutte le altre prescrizioni di quel Piano.

In quella seduta il Sindaco candidamente eccepì che la sede per far valere legittimamente tali ragioni non poteva che essere quella giudiziaria; in altri termini egli di fatto declinava l’invito al confronto e si rifiutava di accogliere le sollecitazioni per lo meno ad un approfondimento della complessa materia. Volutamente, in modo ostinato e proditorio, egli decideva di esporre non solo i cittadini ad onerosi e lunghi ricorsi ma anche l’Ente a spese notevoli, specie se estese alle legittime richieste di risarcimento del danno.

Nell’agosto del 2015 una ordinanza del Consiglio di Stato preannunciava quasi quel che il TAR ha di recente sancito. Facendo soccombere l’Ente, condannato al pagamento delle spese, il C.d.S. accoglieva l’istanza di sospensiva di un diniego ma, anche se prima del merito, specificava che il ricorrente aveva tutte le sue ragioni in particolar modo in materia di applicazione della legge R.35/87 (quella del P.U.T.). Anche in quella circostanza i consiglieri comunali invitavano inutilmente il Sindaco a rivedere la sua posizione.

La sentenza di merito n. 605/2016 depositata in segreteria del T.A.R. Salerno il 16 marzo scorso, annullando un diniego a permesso di costruire, ha chiarito che la direttiva del Comune di Nocera Superiore inspiegabilmente ignora il punto 79 della legge regionale 16/2014 … proprio come era stato evidenziato in quella seduta consiliare monotematica del lontano febbraio 2015.

Il circolo cittadino del P.D. non può che stigmatizzare il comportamento del Sindaco. Stando a qualche risposta apparsa su organi di stampa, egli tenta di relegare la sentenza ad un episodio marginale e , eludendo ancora una volta di confrontarsi sul problema che crea la sua direttiva emanata con puntuale disapplicazione della legge, devia il discorso sul P.U.C. che sta adottando e fa finta di ergersi a paladino dell’ambiente e del territorio.

Imprudentemente, collegando i due argomenti ( quello del Piano e quello della direttiva chiaramente bocciata dal T.A.R.) egli riconosce che il suo comportamento tende a bloccare (anche se illegalmente) l’edilizia nelle more dell’adozione del nuovo strumento di pianificazione. In altri termini egli candidamente ammette la vera finalità della sua fantasiosa direttiva, cioè quella di una singolare norma di salvaguardia al di fuori di ogni validità giuridica.

Noi però vorremmo evidenziare due aspetti importantissimi della vicenda: il primo è che, soccombendo sul piano giuridico, quindi comportandosi in modo superficiale ed improvvisato, egli vanifica la sua dichiarata ”missione”. Così facendo (impedendo illegittimamente l’esercizio di diritti riconosciuti) egli non fa altro che esporre l’Ente ad una gigantesca richiesta di risarcimenti del danno fra l’altro solo posticipando, ma senza costrutto, l’esito di quanto tenta di contrastare inspiegabilmente ed inefficacemente.

Il secondo è che il suo Piano Urbanistico Comunale ( la cui efficacia in termini di salvaguardia si esplica solo dopo l’adozione in Consiglio Comunale) è tutt’altro che uno strumento a difesa del territorio. Tale piano, approvato in Giunta, dai dati che abbiamo potuto leggere, prevede la realizzazione nei prossimi dieci anni di ben 1180 nuovi alloggi. Da più parti si è inutilmente invitato l’Ufficio ad una verifica seria ed attenta di questo improbabile dato numerico ( per Nocera Superiore si prevede una crescita demografica pressoché vicino allo zero).

E’ singolare che il Sindaco annunci candidamente di aver celermente approvato in Giunta il Piano e, interrogato su questa prossima colata di cemento, riconosca in modo atecnico che il dato dovrà essere verificato. Noi eccepiamo che il dato andava verificato prima dell’approvazione e che tale verifica era stata raccomandata in sede di ripartizione territoriale dei carichi insediativi proprio dalla Provincia da lui chiamata in causa come responsabile dell’indicazione numerica.

La complessa vicenda, i comportamenti e le dichiarazioni rilasciate, fanno emergere come questo giovane Sindaco sia solerte ( ma approssimativo) per bloccare l’attività di chi legittimamente può esercitarla … ma superficiale e vago quando si debba favorire la costruzione di nuovi palazzi, così come indicano i numeri nel suo Piano.

A questo punto sembra più che plausibile che a qualcuno sorga qualche sospetto.
Il Circolo del PD di Nocera Superiore.
Comunicato stampa.
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