Dopo 31 anni riaprono le serrande dei beni confiscati alla criminalità

Roccapiemonte. Il 7 marzo 1996 la legge 109 sul riutilizzo sociale dei beni confiscati alle organizzazioni criminali entrava in vigore e segnava una svolta epocale nel contrasto alle mafie nel nostro Paese. Un successo per lo Stato, per la rete di Libera e per tutti i cittadini che avevano sostenuto con un milione di firme la petizione popolare a sostegno della proposta di legge.

Il 7 marzo 2016 ricorreranno 20 anni dall’entrata in vigore della legge sul riutilizzo sociale dei beni confiscati, 20 anni nel corso dei quali centinaia di ettari di terreni, ville, appartamenti e altri beni immobili si sono trasformati in cooperative sociali, sedi di associazioni, comunità di accoglienza, centri culturali, grazie all’impegno di Istituzioni, Enti Locali e della società responsabile.

” Lunedì mattina a Roccapiemonte , per celebrare i vent’anni della legge e per dare un segnale forte della presenza dello Stato e delle Istituzioni, anche alla luce della pubblicazione del bando che prevede l’assegnazione dei beni- afferma l’Assessore Luisa Trezza- con le Forze dell’Ordine, con i referenti di Libera, con gli studenti del Liceo Scientifico Bonaventura Rescigno, con le associazioni del territorio e con i cittadini che vorranno intervenire, riapriremo ufficialmente i locali.

Alzeremo quelle serrande arrugginite e chiuse da troppi anni – ha continuato l’Assessora – ed insieme alla società civile e agli operai di Comune e Consorzio, gli daremo anche una prima ripulita, nella speranza – ha concluso – che quanto prima possano ritornare a vivere con una progettualità importante che abbia ricadute sociali e perché no, anche economiche, sul nostro territorio”.
Comunicato Stampa
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