Stasera, presso la sala convegni del Convento di Sant’Antonio, lo stato delle cose relativamente ai torrenti Solofrana e Cavaiola. Diversi gli inquinanti, in particolare, la presenza di Tetracloroetilene, un composto chimico industriale (inventato nel 1821) che, ha già inquinato diverse falde acquifere, da qui la chiusura di alcuni pozzi a Montoro e Nocera Inferiore. Durante il convegno, sono stati illustrati anche i potenziali danni al DNA che, gli inquinanti, hanno prodotto. Il Tetracloroetilene può arrivare al cervello, al feto, all’apparato gastrointestinale e respiratorio: in essi può causare danni. Attualmente, per alcuni inquinanti, non è possibile, però, dimostrare il danno da esposizione. Vi è una leggera positività di alcuni campioni, provenienti dalla zona di Cicalesi a Nocera Inferiore. Si è anche parlato del Grande Progetto del Fiume Sarno e della sicurezza degli argini, partendo dall’evento alluvionale del 29 ottobre scorso che ha causato danni a Nocera Inferiore, Castel San Giorgio e Mercato San Severino. Sul GPS, si è evidenziato il mancato monitoraggio. Anche il versante di Montalbino sotto la lente di ingrandimento per potenziali colate di fango, oltre alle piene che potrebbero arrivare dal Solofrana e dal Cavaiola.
Al convegno, la situazione è stata illustrata dai seguenti relatori:
– Farnco Ortolani
– Rosario Fimiani
– Margherita Lavorgna
– Luigi Alfano
– Emiddio Ventre.
Presente l’assessore Saverio D’Alessio del comune di Nocera Inferiore, i saluti di Padre Michele Alfano, padrone di casa . In chiusura, l’intervento del sindaco di Nocera Inferiore, l’avv. Manlio Torquato e di Ciro Annunziata del Comitato Acqua Pubblica di Nocera Inferiore.