Ad ottobre inoltrato non si ferma il lavoro dell’AIC Equipe Campania di Antonio Trovato, che continua ad offrire il proprio contributo ai calciatori rimasti senza contratto.
Ecco chi sono gli atleti che non hanno ancora trovato collocazione: tra questi anche Riccardo Castellano, che non ha firmato con nessuna società come invece hanno riportato alcune testate giornalistiche.
Despucches Pasquale
Portiere
1991
Aversa Normanna
Lega Pro
D’Agostino Bernardino
Portiere
1993
Casertana
Lega Pro
Palmiero Bartolomeo
Portiere
1995
Marcianise
Serie D
Esposito Alfredo
Portiere
1993
Savarise Francesco
Terzino destro
1994
Arzanese
Serie D
Guerra Walter
Terzino sinistro
1992
Darfo Boario
Serie D
Allocca Giuseppe
Difensore
1980
Neapolis
Serie D
Tosti Gennaro
Terzino
1997
Maddalonese
Prima Categ.
Iannelli Antonio
Difensore
1994
Gelbison
Serie D
Castellano Riccardo
Centrocampista
1991
Aversa Normanna
Lega Pro
Allegretta Pasquale
Centrocampista
1993
Marcianise
Serie D
Di Filippo Alfonso
Centrocampista
1993
Gelbison
Serie D
Di Vicino Giorgio
Centrocampista
1980
Sillamao Kalev
Serie A Lituana
“La missione dell’Equipe può ritenersi quasi conclusa – afferma il responsabile Trovato -. La maggior parte dei circa 250 calciatori che si sono allenati con noi ha trovato sistemazione. Sono molto soddisfatto, il mio obiettivo è quello di farli trovare pronti fisicamente nel momento in cui vengono chiamati dalle società. Ringrazio tutto lo staff per la passione e la professionalità messe a disposizione dei ragazzi. Sono rimasti davvero pochi calciatori, sicuramente anche loro avranno un’opportunità: in particolare trovo assurdo che nessun addetto ai lavori abbia pensato a Walter Guerra, un fortissimo terzino sinistro scuola Napoli. Purtroppo lui, come tanti, è penalizzato dalla grottesca regola sull’obbligo degli under, che invece di produrre giovani li illude per poi gettarli via”.
Ha rilasciato un’intervista a 360 gradi il prof Valerio Esposito, da due anni preparatore atletico dell’AIC Equipe Campania insieme a Franco Esposito e Tommaso Bianco: “Devo tanto all’Equipe – esordisce -. L’esperienza biennale maturata in questo contesto particolare equivale a quattro anni in una squadra di categoria. Sono tanti i motivi che mi portano a dire ciò e per i quali devo ringraziare Antonio Trovato: la gestione di gruppi composti da 30-40 atleti; la possibilità di lavorare con calciatori di vari livelli, dalla Lega Pro all’Eccellenza; l’approccio psicologico con calciatori senza contratto che possono presentarsi agli allenamenti troppo nervosi o carichi; la possibilità di lavorare con un professionista con esperienze in A e B come Franco Esposito, persona umile sempre pronta a dispensare consigli, e con l’amico Tommaso Bianco, competente come pochi. E’ un’esperienza che mi ha fatto maturare come uomo e professionista”.
Valerio Esposito è attualmente il preparatore atletico della Scafatese 1922: “C’è molta sintonia con i tecnici Macera e Gagliotta, che lavorano per dare alla squadra un’identità tecnico-tattica definita: insieme al preparatore dei portieri Mimmo Esposito corriamo tutti verso un unico obiettivo. Dal punto di vista atletico posso ritenermi soddisfatto, soprattutto perché non si sono registrati infortuni muscolari: conoscendo la qualità dello staff tecnico sono fiducioso per il futuro”.
Non solo preparatore nel calcio, Valerio Esposito si occupa anche di pugilato: “E’ la mia prima passione, grazie alla quale mi sono avvicinato allo studio dell’attività motoria e sportiva. Il pugilato ed il calcio sono completamente differenti, poiché allenare un pugile ti permette di focalizzarti meglio sui diversi aspetti soggettivi dell’atleta. Anche l’approccio psicologico dell’atleta è diverso: il pugile si presenta all’allenamento con una migliore predisposizione, sa che sul ring è solo e che se vuole vincere deve dare il 110% in ogni allenamento. Dal 2008 seguo come preparatore atletico Valentino Manfredonia, il primo pugile italiano e primo atleta napoletano qualificatosi alle Olimpiadi di Rio, vincitore delle World Series of Boxing: non l’ho mai sentito lamentarsi, qualsiasi tipo di lavoro gli abbia proposto. Nella maggior parte dei casi i calciatori tendono a risparmiarsi, sapendo che ci sono altri 10 compagni ad aiutarli, ed in casi estremi, qualcuno pronto a sostituirli, ma non faccio di tutta l’erba un fascio: ho conosciuto dei grandi professionisti dediti al lavoro anche nei dilettanti”. Tanti successi con il settore giovanile dell’Ischia e ottimi risultati a Vico prima di Scafati: “Con l’Ischia ho vinto due campionati Juniores e Allievi il primo anno, oltre al secondo posto con la Berretti arrivando ai quarti di finale scudetto. In più ho avuto la possibilità di aiutare in prima squadra con squalificati e infortunati ogni volta che c’era la necessità, per questo devo ringraziare il prof Albarella per la fiducia concessami. A Vico abbiamo fatto un gran campionato con una squadra che partiva sfavorita, tra difficoltà societarie non indifferenti con calciatori che non percepivano stipendi e staff tecnico che alla fine ci ha rimesso soldi. Io non mi accontento mai, mi metto sempre in gioco e voglio continuamente migliorarmi. Sono un professionista che con umiltà sta procedendo la sua strada molto in salita, anche perché visti i risultati ottenuti negli ultimi anni, speravo di stare un po’ più in alto, ma purtroppo nel calcio a volte i risultati non bastano… Ma non mi fermo nemmeno per prendere fiato, le salite portano alla vetta ed io voglio vedere il panorama dal punto più alto”.
Ufficio stampa AIC Equipe Campania