Si è chiusa ieri, domenica 4 ottobre la prima edizione di FestAmbiente Agricoltura, il festival itinerante di Legambiente sul tema dell’agricoltura di qualità, la dieta mediterranea e dello sviluppo locale in campo agroalimentare, che si è svolta nello scorso week end nella Piana del Sele. La tre giorni, che si è svolta nei di Eboli, Pontecagnano e Battipaglia, ha visto la presenza di circa 5mila visitatori, e si è conclusa nella città di Battipaglia in collaborazione con “AnciPerExpo”. Un week-end all’insegna dell’agricoltura che ha visto la Piana del Sele protagonista con incontri, degustazioni prodotti tipici show cooking con chef stellati, animazione per bambini, laboratori didattici per i più piccoli, buone pratiche di agricoltura biologica e sociale, visite guidati agli orti urbani, area Food, musica e proiezione di film.
Grande partecipazione di pubblico che hanno visitato gli stand delle più importanti aziende agricole e le mostre allestite da Legambiente all’interno della ex Scuola De Amicis a Battipaglia, con protagonisti i prodotti d’eccellenza della Piana del Sele, come la mozzarella, la quarta gamma, i pomodorini (con la riscoperta del Fiaschello di Battipaglia), l’ortofrutta, il vino e l’olio. La serata finale si è conclusa con lo show-cooking di due straordinari chef campani: Paolo Gramaglia, stella Michelin del President di Pompei e Giovanna Voria, considerata da più parti la chef ufficiale della Dieta mediterranea grazie ai piatti della tradizione che prepara nel suo ristorante, l’agriturismo Corbella di Cicerale.
“Festambiente Agricoltura – dichiarano il responsabile agricoltura di Legambiente Campania, Valerio Calabrese e il presidente di Legambiente Campania, Michele Buonomo – per tre giorni ha raccontato concretamente le potenzialità dell’agricoltura che necessita di essere sempre di piu’ al centro del dibattito politico e istituzionale, rappresentando una dei principali motori trainante dell’economia campana. Parlare di agricoltura significa parlare di tutela del territorio, educazione alimentare e al consumo, ma anche di salute e di economia circolare”.