Alla scoperta di Dubai: tra modernitá, sfarzo e tradizione

La città dei record: maestosa, pomposa, in continua espansione. Cresciuta a dismisura nel giro di pochi anni, Dubai vede oggi la presenza stabile di persone provenienti da ogni parte del pianeta, affermandosi di gran lunga come la più cosmopolita delle città del mondo, con oltre 2 milioni di abitanti. Qui, la popolazione locale non supera il 10% del totale.
La metropoli del deserto, il cui stile architettonico mira ad ostentare la ricchezza dei luoghi e delle persone che ci vivono, ha vinto il bando per l’Expo 2020 ed annovera l’hotel con più stelle al mondo, il grattacielo più alto, e potremmo continuare.
Tanti quartieri e, diciamolo subito, distanze assai ampie tra un luogo d’interesse e l’altro. E tutt’intorno, come già detto, deserto in quantità. A tal proposito, un’escursione tra le dune, con aggiunta di cena e notte stellata, è da mettere in preventivo.

I quartieri
La scelta della zona dove soggiornare dipende in gran parte dalle possibilità economiche, ed in subordine dai propri interessi: a parte il mitico Burj Al Arab, uno dei pochi 7 stelle del globo (avvicinarvici non è impresa da tutti: principesco soggiorno a parte, è difatti possibile solo riservando un tavolo per una bibita o un tè in uno dei locali interni, con una spesa pro capite di almeno 290 dirham, la valuta del posto, pari a 73 € circa), pluristellati alberghi fanno da corollario a Dubai Marina, il più “chic” dei quartieri della città, sebbene assolutamente da non disdegnare siano, in ordine sparso, Jumeirah, Deira, Bur Dubai (la zona più classica, sede dei vari “souk”, i mercati) e Bastakiya.
Quest’ultimo è l’ultimo quartiere delle torri del vento rimasto sulla sponda araba del Golfo Persico, il cui nome deriva dalla città iraniana di Bastak, da dove arrivarono a Dubai i primi commercianti.
Sulla riva del Creek, il fiume che taglia in due la parte vecchia di Dubai, ci sono gli abrax, tipiche imbarcazioni in legno che svolgono la funzione di water-taxi e in pochi minuti consentono di attraversare il fiume, regalando una splendida visuale a chi ne usufruisce.
Downtown è sede, invece, del Dubai Mall e del Burj Khalifa. Passiamoli in rassegna.

Dubai Mall
Centro commerciale più grande al mondo, per effetto di 1200 negozi, cascate, un enorme acquario, pista di pattinaggio sul ghiaccio: davvero impressionante!
Tra i vari negozi e ristorantini, a carattere locale, europeo o statunitense (IHOP, The Cheesecake’s Factory, etc.), sosta d’obbligo per i più piccini da Hamleys, il negozio “british” di giocatoli più grande al mondo. C’è da perdersi!
Principale antagonista in termini di megalomane shopping è il Mall of the Emirates: lì potrete ammirare la famosa pista da sci al coperto.

Burj Khalifa
Manco a dirlo, la torre più alta “in circolazione”, grazie ai suoi 828 metri e 160 piani con negozi, uffici, alberghi ed appartamenti.
Gli orari migliori per visitare la mirabolante struttura sono quelli in prossimità del tramonto, che consentono di vedere la città illuminata, dapprima naturalmente e poi con le luci artificiali.
http://www.burjkhalifa.ae/en/ ė il sito dove prenotare la famigerata salita J.
La costruzione è così alta che, dopo aver ammirato il tramonto dalla base dell’edificio, si può prendere l’ascensore: quest’ultimo in soli tre minuti sale in cima, consentendo di vedere il secondo tramonto nello stesso giorno!
Col buio, in prossimità si può inoltre godere dello spettacolo delle fontane danzanti, cenando in uno dei ristorantini adiacenti.

Clima
A Dubai fa sempre caldo, ma nel corso della nostra estate si soffoca, con punte elevatissime, sicchè predisponetevi alla strenua sopportazione e bevete molto, nel caso vi ci troviate in quel periodo.

Cibo
Ce n’è per tutti i gusti e tasche, per quanto ci riguarda indurremo il lettore ad assaggiare pietanze tradizionali in uno dei tanti locali disseminati sul territorio.

Educazione civica
Ricordate che a Dubai vige la religione islamica, quindi abbigliamento morigerato all’interno delle moschee e una generica attenzione al senso del pudore: all’interno di mall, posti pubblici, scuole, aeroporti ci sono sale di preghiera, separate per uomini e donne. Durante il Ramadan è vietato o fortemente sconsigliato anche ai non musulmani bere, mangiare o fumare in pubblico, negli hotel non ci sono problemi ma non fatelo in luoghi pubblici, laddove vanno pure evitate assolutamente effusioni con il partner, considerate irriguardose.

Usi e costumi
A Dubai le donne, sovente considerate alla stregua di succubi dell’uomo, sono invece messe su un piedistallo: una carrozza riservata in metropolitana, file proprie alle poste e nei pubblici uffici, insomma persone verso le quali si nutre grande rispetto, sebbene ogni cosa abbia il suo prezzo. La vita di uomini e donne nella tradizionale società emiratina è nettamente separata: tutte le case degli autoctoni hanno infatti due saloni, uno per uomini e l’altro per le signore, e le feste di matrimonio sono di prassi separate. Le donne vestono sempre di nero: il vestito si chiama abbaya ed a volte ha dei ricami colorati, il velo invece si chiama shela ed è anch’esso solitamente nero.

Da sapere
Chiudiamo con una simpatica, “patriottica” curiosità: la società che gestisce la metropolitana a Dubai si chiama, nientemeno, RTA! Due linee, di cui la rossa, quella principale, arriva sin’oltre l’aeroporto.
Convenienti i taxi ufficiali (quelli beige), contrariamente a quelli non regolari.
E per chi non fosse ancora sazio di cotanta sfarzosità ed opulenza, ricordiamo che Abu Dhabi, capitale degli Emirati Arabi Uniti, si trova solo ad un paio d’ore di bus.
In sintesi, Dubai è favorevolmente sorprendente: trattasi di luogo dove si viaggia in estrema sicurezza, anche coi bambini. Il paesaggio offre la possibilità di fare esperienze antipodiche: dal deserto alle montagne, dal mare alle oasi naturalistiche.
A voi tutti, in partenza con un volo di linea o (per il momento) solo con la fantasia, auguriamo buon viaggio!
ra

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