Telefonini, pc e stampanti, frigoriferi e scaldabagni guasti, televisori con tubo catodico, ma anche giocattoli e lampadine giunti a fine vita compongono una percentuale sempre crescente dei nostri rifiuti. Rifiuti che però richiedono particolari attenzioni per lo smaltimento al fine di recuperare i materiali pregiati attraverso l’industria del riciclo, evitare i danni ambientali con la contaminazione del terreno e delle falde e tutelare la salute umana minacciata anche dalle attività di smontaggio se condotta in modo illecito.
Proprio per questo Legambiente Campania e il Consorzio ECOEM, un sistema collettivo per la gestione dei RAEE radicato nel sud Italia, hanno avviato da due anni un accordo per promuovere comportamenti sostenibili da parte dei cittadini, coinvolgendo – in una serie di iniziative programmate per l’intero anno – sia i ragazzi delle scuole, gli studenti universitari ma anche amministratori e tecnici comunali.
In quest’ottica torna per il secondo anno il concorso “EducaRAEE” che si svolgerà nei giorni 7 e 8 maggio Maggio in undici scuole campane con il coinvolgimento diretto di migliaia di studenti. “EducaRAEE” mira da una parte a stimolare l’interesse degli alunni per le tematiche ambientali ed in particolare per il corretto riciclo e riutilizzo dei RAEE, anche grazie all’intervento in ogni scuola partecipante di esperti educatori di Legambiente Campania, dall’altra parte a coinvolgere gli stessi alunni in una gara per la raccolta di RAEE, che alla fine vedrà la premiazione della scuola e di una delle classi per ognuno degli Istituti che avranno raccolto più rifiuti.
“I rifiuti elettrici e elettronici – spiega Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania – stanno diventando una parte consistente della nostra vita e un problema urgente da risolvere. Ogni anno ne produciamo oltre 20 milioni di tonnellate tra telefonini, lettori musicali, televisioni, computer, per non parlare di frigoriferi e lavatrici. Tutti oggetti utili, ma il rapido miglioramento della tecnologia ci spinge a sostituirli e poi non sappiamo come smaltirli. Purtroppo sono pochi i cittadini che conoscono la normativa che regolamenta la raccolta e lo smaltimento di questi oggetti, e troppi, invece, quelli che per ignoranza o pigrizia preferiscono buttarli nei comuni cassonetti della raccolta indifferenziata o abbandonarli in strada, causando un grave danno all’ambiente. Per questo – aggiunge il presidente di Legambiente Campania – con con queste iniziative che portiamo avanti insieme al Consorzio Ecoem vogliamo contribuire a sensibilizzare le persone su queste problematiche, diffondere una cultura del riciclo e indicare comportamenti più responsabili, ricordando che ogni RAEE, se pure in percentuali differenti, rappresenta un “serbatoio” di materiali riciclabili, come ferro, rame, alluminio e plastica. Riciclarli significa non solo salvaguardare le risorse del pianeta ma anche risparmiare energia”.
Nel 2014 la raccolta complessiva dei Raee in Italia è stata pari a 231.717.031 kg, con un incremento di quasi 6 milioni di chilogrammi rispetto all’anno precedente e un dato medio pro capite pari a 3,8 Kg di RAEE raccolti per abitante (dati Centro di coordinamento Raee).
La Campania si conferma la Regione dell’area Sud e Isole con i più alti quantitativi di RAEE raccolti (14.776.901 kg), con un aumento della raccolta del 7% rispetto al 2013. La media pro capite passa dai 2,39 ai 2,52 kg, confermandosi comunque al di sotto della media nazionale. Crescono in maniera contenuta i Centri di Conferimento che, con 241 Centri di Raccolta e 6 Altri Centri, registrano una media di 4 strutture ogni 100.000 abitanti. Napoli si attesta al primo posto con 5.769.789 kg raccolti, pur registrando una diminuzione rispetto al 2013. Seguono nella classifica dei quantitativi raccolti Caserta, Salerno, Avellino e Benevento. Il dato di Caserta, in particolare, risulta il migliore in assoluto dell’Italia meridionale. Il Raggruppamento più raccolto risulta essere R3 (Tv e Monitor), pari al 41% del totale, a cui segue R1 (frigoriferi, condizionatori e scalda-acqua) con il 38%. Il Raggruppamento 2 (lavatrici, lavastoviglie, forni, piani cottura, etc…), si assesta sull’8% del totale raccolto, pari a soli 0,2 Kg pro capite, incredibilmente sotto la media nazionale del 20 per cento, e con un fenomeno diffuso in maniera omogenea su tutto il territorio regionale. Purtroppo però il 70 per cento dei Raee continua infatti a sfuggire al sistema legale.
Attorno al mercato legale, infatti, prospera però anche un fiorente mercato illecito fatto di discariche abusive, traffici illeciti anche internazionali, inquinamento, truffe e criminalità ambientale che sfruttando il lavoro nero e la manodopera a basso costo, sottrae profitti all’economia legale, inquina i terreni, minaccia la salute pubblica e alimenta il business delle ecomafie.
Legambiente. Rifiuti elettrici ed elettronici, nuove iniziative
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