Cambiare il PD nell’Agro nocerino: ecco la riflessione

“É possibile che le zone della provincia di Salerno si organizzino per coordinamenti territoriali omogenei. Nel Vallo di Diano, nell’Agro Nocerino Sarnese, nella Costa d’ Amalfi-Vietri-Cava, nel Cilento altro e Cilento basso, nell’Alburni/ Calore, nell’Alto e Medio Sele-Tanagro, nella piana del Sele, nella valle dell’ Irno. I coordinamenti sono dati e composti dai Sindaci iscritti al PD, dai Segretari dei Circoli regolarmente costituiti, dai componenti della segreteria residenti in ciascuna zona. Il coordinatore viene nominato su proposta della segreteria provinciale” (dallo Statuto del PD, provincia di Salerno).
Ogni politica e ogni programma degni di questo nome non possono limitarsi all’ambito comunale, ma devono necessariamente investire l’Area vasta. Questo vale per le politiche di sviluppo, di salvaguardia ambientale, la pianificazione della gestione dei rifiuti, la gestione delle risorse idriche, la mobilità, praticamente tutti gli ambiti di intervento dell’azione politica.
La formulazione di ogni proposta o programma politico deve comunque riferirsi al territorio dell’Agro, non può più limitarsi al livello comunale. L’impulso all’apertura e alla partecipazione di cui#CambiaMenti si fa portatrice riguarda anche il livello territoriale di riferimento.
Anche in questo caso, l’arroccamento su interessi localistici e di area politica di riferimento ha finora ostacolato un’azione politica realmente congiunta e condivisa della rete dei Circoli dell’Agro, provocando un grave deficit di rappresentanza istituzionale e, di conseguenza, uno scarso peso politico degli interessi di un territorio schiacciato tra Napoli e Salerno.
In tale ottica, la segreteria del Circolo si farà promotrice di un’energica azione di stimolo per una rinnovata efficacia del Coordinamento dell’Agro, per la condivisione di proposte comuni di candidature istituzionali territoriali, di proposte politiche e programmatiche, per una maggiore capacità di iniziativa congiunta negli organismi sovracomunali esistenti (Piani di Zona Sociali, società per lo sviluppo del territorio e la trasformazione urbana, GORI, Consorzi eccetera) e per la promozione di forme associative sovracomunali presso le proprie Amministrazioni locali.
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