Finanziamento alla campagna elettorale di De Luca: ascoltati gli Spinelli

Come teste sentito anche il figlio Roberto, tra i più grandi imprenditori portuali italiani, finiti nell’inchiesta sull’ex Governatore ligure, Giovanni Toti

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Al momento è un’indagine conoscitiva, la procura di Salerno ha acceso i fari su un finanziamento elettorale concesso da una società Sct di cui è patron Agostino Gallozzi (nella foto a sinistra) alle elezioni per le regionali 2020 secondo alcune testate a Campania Libera una delle creature politiche di Vincenzo De Luca. Secondo altri quotidiani, il finanziamento sarebbe andato alla campagna di Piero De Luca, ma sul punto la procura di Salerno non chiarisce e mantiene ampio riserbo.

Gallozzi non è un nome qualunque a Salerno, ma uno dei maggiori imprenditori cittadini, capace di costruire un scalo tra i più importati per il diporto nel Tirreno, il porto turistico di Marina di Arechi, e socio di controllo di Salerno Terminal Container spa, tra i maggiori imprenditori che operano al porto di via Ligea.
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La procura di Salerno precisa, però, che si tratta di fatti non costituenti notizie di reato. Un’indagine che da notizie di stampa mirerebbe anche a fare luce su spese per la campagna elettorale di De Luca padre. La notizie è emersa da articoli di Matteo Indice del Secolo XIX e di Alessandro Mosca de La Città di Salerno, poi ripreso a copia anche da altri testate.
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GLI INTERROGATORI
Nei giorni scorsi sono stati sentiti, dalla guardia di finanza di Genova su delega della Procura di Salerno, come testi Aldo Spinelli (a destra nella foto) ed il figlio Roberto, terminalisti di Genova (il gruppo Spinelli è socio di minoranza in una società di Gallozzi). Il fascicolo è stato aperto sulla base di notizie di stampa durante l’inchiesta che ha visto coinvolto l’ex presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti.

I due Spinelli, assistiti dall’avvocato Alessandro Vaccaro, sono stati ascoltati come persone informate dei fatti. Oggetto dell’interrogatorio sarebbero stati i rapporti degli Spinelli, tramite la Icon Infrastrutture, con la Sct di Gallozzi, che risalgono ormai dal 2018. I due testimoni si sono detti all’oscuro di tutto.

L’ACCORDO LIGURIA CAMPANIA
Tra Liguria e Campania ci sono da anni rapporti per lo sviluppo dei sistemi portuali, non finiti sott’inchiesta. Un anno prima dell’accordo tra Icon e Sct fu siglato un singolare protocollo d’intesa tra le Regioni Liguria e Campania per la collaborazione sul temi della ricerca nell’innovazione dello sviluppo dei progetti legati all’economia del mare e della Cybersecurity».

Il patto fu proposto dalla loro assessore allo sviluppo economico della Liguria Edoardo Rixi che con il Governo Meloni è diventato viceministro dei trasporti con delega ai porti.
Lo stesso Rixi ha deciso di commissariare l’Autorità portuale del Mar Tirreno centrale (che gestisce i porti di Napoli, Castellammare di Stabia e Salerno) confermando il presidente Andrea Annunziata (sindaco di San Marzano Sul Sarno) fino alla nuova nomina della presidenza che dovrebbe arrivare a maggio. Annunziata è considerato in pole per una conferma alla presidenza.

Tornando al protocollo d’intesa tra le due regioni, questo consentì alle ditte ligure di partecipare ai bandi Fers in Campania e società campane di adire i fondi previsti per la Liguria.

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