Tra questi un sacerdote, il noto tiktoker “Papusciello”, una mamma con un bambino
Cinquantuno persone sono state raggiunte da misure cautelari nell’ambito di una vasta operazione antidroga dei carabinieri del Gruppo di Torre Annunziata, che ha interessato l’area vesuviana, quella stabiese e del salernitano.
GLI ARRESTATI
Sono 63 gli indagati con 48 misure cautelari, mentre dei restanti tre, due sono attualmente all’estero e il terzo è tuttora attivamente ricercato. Ben 48 le misure cautelari, di cui 15 in carcere, 17 agli arresti domiciliari ed altri 19 sono stati sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Tutti sono gravemente indiziati dei reati di detenzione illecita e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina.
IL GIRO DI DROGA
Gli indagati si sarebbero avvalsi di corrieri della droga provenienti da Napoli e Roma, avrebbero posto in essere un giro di affari di circa 8 milioni di euro, con oltre 500 mila euro in contanti sequestrati dagli inquirenti nel corso delle indagini. L’attività di spaccio in ben 15 piazze di diverse città, in provincia di Napoli e di Salerno, nonché di recuperare e sequestrare complessivamente 19 chili di cocaina.
I NASCONDIGLI DELLA DROGA
Dalle indagini è emerso che alcuni indagati si servivano delle abitazioni di persone incensurate e anziani per occultare ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, mentre altri sfruttavano la presenza di neonati per eludere eventuali controlli.
LE ZONE DI SPACCIO
IN PROVINCIA DI NAPOLI
Torre Annunziata, Boscoreale, Castellammare di Stabia, Lettere, Sant’Antonio Abate e Trecase.
NELL’AGRO
Angri e Scafati.
NELLA PIANA DEL SELE
Battipaglia, Agropoli e Capaccio Paestum. Eseguite misure Catania e nelle Case Circondariali di Parma, Vibo Valentia, Sulmona, Benevento e Viterbo.
Il SACERDOTE
Tra indagati, ma per falso, un sacerdote di Torre Annunziata: per lui nessuna misura cautelare, nessuna relazione con spaccio. L’iscrizione nel registro degli indagati è arrivato per il prete per un altro indagato che era alla messa alla prova presso la parrocchia. Il giudice ha ritenuto di non emettere nei confronti del sacerdote alcuna misura cautelare: il pm aveva chiesto il divieto di dimora in provincia di Napoli.
IL TIKTOKER
Tra i destinatari di un obbligo di presentazione ai carabinieri ma al momento è irrintracciabile Antonio Gemignani, 47 anni, tiktoker oplontino noto al pubblico con il soprannome di “papusciello”, noto per partecipare a spettacoli di cabaret e in tv.
MAMMA SPACCIATRICE
C’è anche una donna che andava a spacciare portando con sé il figlio neonato. Nel corso delle indagini, infatti, composte anche da intercettazioni telefoniche, ambientali e con telecamere, si vede la donna cedere una dose di droga a un acquirente mentre è in auto e dopo aver effettuato lo scambio si allontana coprendo la testa del bambino.
IL PROCURATORE
«La procura e le forze dell’ordine continuano a fare la loro parte in un territorio che richiede la massima attenzione: gli arresti di stamattina ne sono la dimostrazione – ha detto il procuratore di Torre Annunziata, Nunzio Fragliasso, a margine del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in programma all’istituto scolastico alberghiero “Graziani”, presieduto dal prefetto di Napoli Michele Di Bari -.
La sicurezza del territorio è un tema forte ed è anche per questo che il prefetto con la consueta sensibilità ha convocato un comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico oggi a Torre Annunziata. Non è un caso, ma un segnale forte che le istituzioni riservano a questo territorio».
Rispondendo a una domanda sulla donna che spacciava tenendo in braccio una bambina, il procuratore ha evidenziato che si sta registrando «un’evoluzione in peggio per evitare i controlli e cioè le mamme che spacciano con i figli in braccio per evitare di essere controllate. Ma questo implica una maggiore attenzione da parte degli inquirenti e le risposte le stiamo dando».
