Gruppi di preghiera in tutto il mondo per le condizioni del Pontefice
Undicesimo giorno di ricovero di Papa Francesco al Policlinico Gemelli, il bollettino sulle sue condizioni di salute diffuso in serata riporta di un lieve miglioramento, pur restando critiche. «Non si sono verificati episodi di crisi respiratoria asmatiforme – affermano i medici –… alcuni esami di laboratorio sono migliorati… Continua l’ossigenoterapia -con le cannule applicate al naso, ndr – anche se con flussi e percentuale di ossigeno lievemente ridotti».
Dal bollettino si legge ancora che il monitoraggio della lieve insufficienza renale manifestata ieri «non desta preoccupazione». I sanitari che curano il pontefice sottolineano che «in considerazione della complessità del quadro clinico… in via prudenziale non sciolgono ancora la prognosi». In mattinata, riferisce la Sala stampa vaticana, il Papa «ha ricevuto l’Eucarestia, mentre nel pomeriggio ha ripreso l’attività lavorativa».
MEDICI MODERATAMENTE OTTIMISTI
Il quadro che emerge dunque, da quanto fa sapere l’equipe medica, è quello di un lieve miglioramento ma sempre in un contesto “critico”, e il mancato scioglimento della prognosi vuol dire che Francesco non è fuori pericolo. Ciò dimostra anche la prudenza dei medici nel valutare l’efficacia delle terapie per la polmonite bilaterale, su cui ci vorrà ancora qualche giorno, e non è da escludere – così trapela – un loro nuovo incontro con la stampa nei prossimi giorni dopo quello di venerdì scorso. È un fatto che non si parli di febbre del Papa, né tanto meno della temuta e tanto rischiosa “sepsi”, cioè il possibile passaggio di germi nel sangue.
La notte passata era trascorsa bene per il Papa, che aveva dormito e oggi di prima mattina stava ancora riposando. Smentita anche la notizia che si sarebbe attrezzando un appartamento sull’Isola Tiberina dove trasferire il Pontefice.
PAPA FRANCESCO SEMPRE A LAVORO
In serata, il pontefice «ha chiamato il parroco della Parrocchia di Gaza per esprimere la sua paterna vicinanza». In corso un programma delle sue attività anche in questo momento in cui è ricoverato in ospedale. Francesco ha fatto altre quattro nomine: quelle del nuovo vescovo di Vittorio Veneto (Treviso), monsignor Riccardo Battocchio, già segretario speciale del Sinodo dei vescovi sulla sinodalità; del nuovo vescovo di Trivento, monsignor Camillo Cibotti, già vescovo di Isernia-Venafro e in capo al quale ha accorpato le due diocesi, come si dice in una sola “in persona episcopi”; del vescovo di San Cristóbal de la Laguna, Tenerife (Canarie-Spagna), padre Alberto Santiago Santiago; e del vescovo coadiutore di Santos (Brasile), monsignor Joaquim Giovani Mol Guimarães.
IL MONDO PREGA PER LE SUE CONDIZIONI
«Papa Francesco ringrazia tutto il popolo di Dio che in questi giorni si è radunato a pregare per la sua salute», dice ancora la Sala stampa. Al Pontefice continuano ad arrivare messaggi di auguri per una pronta guarigione dal mondo e dall’Italia: oggi anche quelli del presidente degli Stati Uniti Trump, «spero stia bene», e di quello francese Macron. In tutto il mondo celebrate le messe, i rosari a favore del Papa. Davanti al Gemelli e in piazza San Pietro, ogni sera ci si riunisce per il rosario con i cardinali presenti in città, il primo guidato dal cardinale segretario di Stato Pietro Parolin.
