Accusato di atti persecutori contro l’ex moglie, assolto dopo 4 anni

Le accuse e la difesa

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Sono stati necessari quattro anni di indagini e processi per un commerciante di San Valentino Torio per essere assolto, in primo grado, dalle accusa di aver ripetutamente commessi atti persecutori nei confronti della moglie dalla quale si stava separando. Assoluzione è stata adottata con la formula “per non aver commesso il fatto”. A scagionare il commerciante valentinese il tribunale di Torre Annunziata.
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LE ACCUSE
La procura di Torre Annunziata ha accusato il commerciante di San Valentino Torio di aver abitualmente pedinato e minacciato la moglie dalla quale si stava separando, fino a procurarle un perdurante stato di ansia e in generale il fondato timore per la propria incolumità. La donna sarebbe stata costretta anche ad alterare le proprie abitudini di vita fino a soffrire di disturbi del sonno e a costringerla ad uscire di casa. I fatti risalgono all’estate e all’autunno del 2021.

L’imputato, tra l’altro, avrebbe offeso la moglie mentre era su uno scooter insieme ad un’amica e l’avrebbe apostrofandola con parole offensive e le avrebbe intimato di accostare perché doveva prenderla a schiaffi e “lasciarla morta a terra” una volta per tutte. La vittima avrebbe poi chiamato i carabinieri e questo avrebbe portato il marito all’allontanarsi. Successivamente, di notte, il commerciante valentinese avrebbe chiamato l’ex moglie chiedendole dove fosse ed accusandola di avere abbandonato i figli in strada. La stessa sera arrivò sotto casa di lei, sempre secondo l’imputazione, urlando il nome del figlio e continuando a telefonare alla donna fino all’alba.

In autunno, in un altro comune vesuviano, sempre all’alba, avrebbe avvicinato quella che di lì a poco sarebbe diventata l’ex consorte, minacciandola di ucciderla e di renderle difficile la vita oltre che doveva vergognarsi perché era in strada a quell’ora. Un altro mese ancora, e il valentinese avrebbe pedinato la sua ex e un’amica in tarda serata, offendendole e dicendo che stavano ancora per strada nonostante l’ora tarda e che voleva uccidere la moglie. Dopo alcune ore l’imputato avrebbe telefonato all’ex consorte ricoprendola di ingiurie.

LA DIFESA
Ascoltata la versione dell’imputato, difeso dall’avvocato Angelo Longobardi, il giudice ha però creduto al valentinese e lo ha assolto. L’uomo si è difeso sostenendo di non aver mai voluto il male della moglie, ma che di notte era preoccupato per il benessere dei figli all’epoca minori, vista l’assenza della sua ex per motivi che non avevano a che fare con il lavoro e nonostante fosse anche l’alba.

LA SENTENZA
Unico imputato, il commerciante è stato assolto “per non aver commesso il fatto”.

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