La difesa della Costituzione. Una chiamata per tutti i cittadini

Incontro ieri sera a Nocera Inferiore

“Una Costituzione da difendere”: questo il tema dell’incontro molto seguito ieri sera nell’auditorium del convento di Sant’Antonio a Nocera Inferiore. A confrontarsi sono stati Pasquale Cuofano, già consigliere regionale; Giovanni D’Alessandro, costituzionalista; Lorenzo Guaraccia, presidente di Futurama; Gugliemo Scarlato, avvocato e parlamentare per tre legislature. Molti gli studenti presenti ed anche i curiosi di assistere uno dei pochi dibattito sul tema che fosse affrontato da esperti capaci di comunicare in maniera semplice. A moderare l’incontro, il giornalista Domenico Barbati, che per anni ha raccontato e continua a raccontare la politica dalle colonne de Il Mattino.

GLI INTERVENTI
Il prof. Pasquale Cuofano ha introdotto parlando della Costituzione non solo come testo normativo ma anche come progetto politico frutto dell’accordo alto tra le diverse culture liberale, cattolica e marxista/socialista. Lorenzo Guarnaccia di Futurama si è soffermato sulla necessità di valorizzare la partecipazione popolare per rivitalizzare il circuito democratico. Concludendo il suo intervento con le parole della canzone del grande Giorgio Gaber «La libertà non è uno spazio libero. Libertà è partecipazione».

Incrocio via Fra Generoso Provinciale per castello Arechi

Il prof. D’Alessandro, partendo dal principio di eguaglianza sostanziale codificato nell’art. 3 della Costituzione, ha tracciato l’evoluzione dell’istituto del regionalismo differenziato, dalla sua introduzione nel 2001, con la revisione del titolo V del testo costituzionale fino all’attuazione della legge Calderoli del 2024, dichiarata in larga parte illegittima dalla Corte costituzionale. Ha spiegato che le Regioni possono avere maggiori competenze solo in un’ottica di sussidiarietà verticale, assicurando maggiore effettività dei diritti dei cittadini e non, invece, con l’intento di riallocare potere politico. Ha criticato la riforma della riduzione del numero dei parlamentari e lo svilimento dell’insegnamento dell’educazione civica nelle scuole, dove ormai non si insegnano più i valori costituzionali repubblicani. Il che causa un impoverimento del nostro sistema democratico.

L’on. Scarlato nel suo lungo intervento conclusivo sui sistemi elettorali ha parlato delle riforme elettorali degli ultimi anni per criticare il progressivo decremento di partecipazione popolare al voto per le elezioni parlamentari, denunciando il grave vulnus arrecato alla nostra democrazia causato dall’introduzione di liste bloccate di candidati e dall’eliminazione del potere di scelta dell’elettorato, che non può più esprimere alcuna preferenza individuale. Da qui lo scollamento tra parlamentari e territorio in cui si è eletti e il superamento della logica della lealtà con gli elettori a tutto vantaggio della logica della fedeltà al capo del partito che compone la lista elettorale.

GRANDE AFFLUENZA
L’ampia sala del convento di Sant’Antonio era piena. Come non si vedeva da tempo. Numerose le domande dal pubblico, in cui sedevano parecchi giovani, che hanno chiesto a più riprese come fermare i tentativi di indebolimento dell’impianto costituzionale originario da parte di chi vuole introdurre riforme che danneggiano la rappresentatività a vantaggio della governabilità. Presenti anche l’ex senatore Gianni Iuliano, l’ex sindaci di Nocera Inferiore Franco D’Angelo e di Nocera Superiore Giovanni Maria Cuofano.

Il collega Barbati ha affiancata la moderazione a numerose considerazioni sulla necessità di difendere la nostra Costituzione anche tra gli studenti.

loading ads