La 31enne finita agli arresti domiciliari per la morte di due carabinieri e un anziano. Nel sinistro mortale morì anche una terza persona
La Squadra Mobile di Salerno, coadiuvata da personale della Direzione Centrale Polizia Stradale di Roma e del Gabinetto Centrale di Polizia Scientifica, ha eseguito l’ordinanza emessa dal Gip di Salerno, in accoglimento delle richieste della procura di Salerno, nei confronti della Liliano, indagata per il reato di omicidio stradale plurimo aggravato, per il gravissimo incidente stradale verificatosi il 6 aprile 2024, in Campagna, a seguito del quale perdevano la vita due militari dell’Arma Carabinieri, che viaggiavano a bordo di un’autovettura di servizio, e il conducente di un terzo veicolo. Ferito anche un terzo carabiniere che era in auto con gli alti due militari, riportando la frattura della clavicola e del bacino.
LA RICOSTRUZIONE
Secondo la ricostruzione dell’evento accolta dal GIP, il sei aprile alle ore 23:00, nel corso di un servizio perlustrativo, i tre militari della Stazione carabinieri di Campagna, nei presso la SS91, altezza via Calli, svoltando a sinistra, venivano violentemente urtati sulla fiancata destra dalla Range Rover Evoque, condotta dall’indagata, proveniente dal senso di marcia opposto. Il Suv, nel girarsi di 180 gradi a seguito dell’impatto, è finita contro una Fiat Punto, alla cui guida c’era un 75enne residente a Campagna.
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A seguito del sinistro, uno dei militari decedeva sul colpo, nonostante i tentativi di rianimazione del personale 118 intervenuto sul posto, mentre gli altri due carabinieri venivano trasportati presso l’ospedale “Maria SS. Addolorata” di Eboli, dove uno dei due, giunto in condizioni critiche, morì a seguito delle ferite riportate. L’uomo a bordo della Fiat Punto, invece, trasportato all’ospedale “Santa Maria della Speranza” di Battipaglia, fu ricoverato in sala di rianimazione con prognosi riservata ma, a causa del politrauma, morì dopo alcuni giorni.
LA CONDUCENTE DEL SUV
La Liliano, conducente della Range Rover, trasportata presso l’ospedale “San Francesco D’assisi” di Oliveto Citra, fu riscontrata positiva all’alcool test, con un tasso rilevato di 0,54 gr/litro nel sangue, e al precursore della cocaina.
Le conseguenti indagini, coordinate dalla procura di Salerno, sono state svolte dalla locale Squadra Mobile e dal Laboratorio Centrale Automotive Analytics and Forensics del Servizio Polizia Stradale di Roma, attraverso l’acquisizione e l’analisi dei filmati estrapolati dai sistemi di video-sorveglianza, rilievi planimetrici e fotogrammetrici della zona interessata, al fine di effettuare una ricostruzione della dinamica del sinistro, della velocità dei veicoli coinvolti e di raccogliere ogni elemento utile ad accertare i fatti e le responsabilità.
LA DINAMICA
Secondo la ricostruzione della polizia e della procura, ritenuta allo stato fondata da parte del giudice, la Range Rover Evoque sarebbe sopraggiunta sul luogo dell’impatto ad una velocità media compresa tra 128 km/h e 133 km/h e, verosimilmente a seguito di un estremo tentativo di frenata e di aver impattato violentemente ad una velocità media di 114 km/h il fianco destro della vettura dei carabinieri.
Si è pertanto ritenuto che la Range Rover presentasse un eccesso di velocità di 64 Km/h rispetto al limite massimo per quell’arteria fissato in 50 Km/h, nonostante le caratteristiche della strada, fiancheggiata da edifici e in un contesto urbanizzato, e alle condizioni ambientali dovute all’orario notturno.