Echi di guerra coinvolgono anche il Reggimento “Cavalleggeri Guide” (19°) che ha sede nel Salernitano
A Marzo del 2023. nel sud del libano era andato anche l’arcivescovo monsignor Andrea Bellandi per rinnovare la decennale collaborazione della diocesi di Salerno con la regione meridionale del paese mediorientale.
Aiuti ai bisognosi come «l’invio di medicinali, attrezzature sanitarie e scolastiche, vestiario, coperte qualche genere alimentare trasportabile raccolti dalla Cartitas e da altre associazioni salernitane e distribuiti in loco grazie alle truppe italiane. Nell’area sud del Libano sono rimasti i più bisognosi, poveri e ammalati che non sono potuti andare via a Beirut, dove opera anche un’altra missione dell’Esercito italiano a supporto della popolazione.
A sud del fiume Litani, purtroppo, c’è una povertà disarmante e i medici dell’esercito italiano spesso rappresentano l’unica possibilità di ricevere cure, raggiungendo gli ammalati nei vari villaggi. La situazione è drammatica e Salerno accoglierà l’invito del vescovo a pregare per il 7 ottobre. È alta la preoccupazione nei Salernitani sia per la popolazione civile del posto sia per i nostri soldati, molti dei quali abitano in città e tanti sono di Salerno e provincia.
FIATO SOSPESO PER I NOSTRI SOLDATI
In zona è schierata la missione Unifil dell’Organizzazione delle nazioni unità, con un contingente italiano di oltre mille uomini, di cui molti del Reggimento guide di istanza a Salerno e con molti caschi blu che sono di tutta la provincia di Salerno. Le guide sono impegnate nei pericolosi pattugliamenti delle strade nell’area dove tra Hezbollah e truppe israeliane si stano verificando imboscate e combattimenti.
LA PREGHIERA
L’arcivescovo Bellandi invita tutte le comunità ad unirsi in preghiera e digiuno per la pace nel mondo, per lunedì 7 ottobre. Una preghiera ancora più sentita in particolare nella diocesi di Salerno in questo momento ad un anno dalla tragica azione di Hamas nei territori israeliani confinanti Gaza con l’uccisione e il rapimento di centinaia di ebrei, molti ancora ostaggi, la pesantissima reazione di Israele che ha comportato decine di miglia di vittime all’interno della Striscia ed ora con la guerra nel sud del Libano tra Hezbollah e le truppe dell’esercito con la Stella di Davide.
In mezzo, una popolazione civile vittima di stenti e delle armi con i soldati italiani (molti vivono o sono di Salerno e provincia) impegnati con la missione Unifil dell’Onu in una difficile azione di pattugliamento e interposizione tra le parti, divenuta ancora più difficile dopo l’arretramento delle truppe libanesi e l’avanzata di quelle di Tel Aviv.