Illegittimi i provvedimenti comunali. Riconosciuto il diritto all’attività pubblicitaria
Due sentenza del Consiglio di Stato sul contenzioso tra la Società Nomea S.r.l. e il Comune di Sarno: annullate tutte le ordinanze di rimozione degli impianti pubblicitari 6×3 metri e i dinieghi di sanatoria imposti dal Comune. Negli ultimi anni il Comune di Sarno ha emanato atti illegittimi che hanno costretto Nomea S.r.l. alla liquidazione, dopo che circa 100 cartelloni pubblicitari 6×3 metri sono stati rimossi forzatamente.
In più elevata numerose sanzioni amministrative. Il Consiglio di Stato ha accolto gli appelli proposti dalla Società, riconoscendo il suo pieno diritto a svolgere l’attività pubblicitaria sul territorio di Sarno. Ora la parola passa alla sezione Civile del tribunale per il risarcimento alla Nomea per mano del Comune. Andranno risarcito il mancato guadagno per i cinque anni di inattività forzata, il danno morale e la perdita di chance.
«La decisione del Consiglio di Stato – ha affermato l’avvocato Dario Gioia, difensore della Nomea – ristabilisce finalmente la giustizia per Nomea S.r.l. e per tutte le aziende che, come essa, hanno subito ingiustizie da parte di un’amministrazione pubblica. Dopo anni di battaglie legali, è stato riconosciuto il nostro diritto e sarà nostra premura garantire che tutti i danni subiti vengano risarciti in sede civile. Questa sentenza rappresenta una vittoria non solo per la società, ma per il rispetto della legalità e del corretto agire amministrativo».