Occhi puntati su un’altra quarantina di supporter che aggredirono i Materani e i carabinieri
Furono un’offesa alla città e alla tifoseria dell’Angri le violenze del dopo partita con il Matera allo stadio Novi del 14 gennaio scorso. Per ora sono indagati 22 persone, 20 dei quali residenti nella città doriana, uno nel Milanese e uno a Sant’Egidio del Monte Albino. Probabilmente altri seguiranno, visto che il gruppo di violenti ammontavano tra i 60 e i 70. Le indagini della procura di Nocera Inferiore, diretta dal procuratore Antonio Centore, e del Reparto territoriale nocerino dell’Arma, al comando del tenente colonnello Gianfranco Albanese, ieri ha portato all’esecuzione di otto misure cautelari. Due giovani angresi sono finiti agli arresti domiciliari, il 25enne A.Z. e il 30enne O.P., mentre all’obbligo di dimora nel loro comune sono finiti in sei, i 27enni N.A. e G.C., i 26enni S.D.A., M.D. e A.F. e il 28enne A.O. tutti di Angri.
LA RICOSTRUZIONE DEGLI INCIDENTI
Gli scontri alla fine della partita di serie D, tra Angri e Matera. I carabinieri riuscirono a disperdere i violenti che, però, solo apparentemente si erano allontanati dallo stadio. Alle ore 17 circa, nell’area di parcheggio prospicente lo stadio, si raggruppavano circa 150 tifosi grigiorossi che con atteggiamento aggressivo attesero il deflusso dei tifosi ospiti. Anche in questo caso, i militari riuscirono a fare defluire i materani senza problemi. All’improvviso, da un vicolo, arrivarono un gruppo di circa 60/70 tifosi, armati di spranghe e pietre, lanciando bombe carta e vari oggetti contundenti, tra cui sassi e bottiglie di vetro, verso i supporter del Matera, colpendo peraltro con una pietra alla testa l’autista dell’autobus degli ospiti. I carabinieri dispersero gli assalitori.
“CARABINIERI ANDATE VIA. VOGLIAMO I MATERANI”
I violenti si riorganizzarono e 10 minuti dopo attaccarono la tifoseria ospite da piazzale Novi con il lancio verso il settore ospiti di ulteriori bombe carta e diversi sassi. Si arrivò perfino a pretendere i carabinieri andassero via per colpire di Materani. Il comandate la stazione di Angri, Luogotenente Andrea Cinque, cercò di convincerli ad andare via, ma tre di questi lo colpirono con spranghe e cinture, attingendolo alle braccia, al torace e alla schiena e cagionandogli lesioni personali. L’aggressione proseguì con il lancio di altre bombe carta, sassi ed oggetti contundenti. Uno dei tre fu poco dopo fermato, gli altri due sono stati arrestati ieri mattina.
Tutti gli indagati sono sott’inchiesta perché in maniera coordinata cercarono di aggredire i Materani in gruppo di 60/70 persone anche con lancio di petardi, l’uso di bastoni, cinghie ed altri oggetti contundenti, tentando di penetrare nel settore destinato agli ospiti e lanciando sassi e bottiglie, bombe carta perfino nei confronti dei carabinieri
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