A maggio gli arresti, a settembre già le richieste di condanne per “Civico 17”

Il mese prossimo la sentenza per l’inchiesta sulla droga e armi tra Castel San Giorgio, base delle attività, ma anche nelle due Nocera, a Roccapiemonte, a Mercato San Severino, a Cava de’ Tirreni e Scafati

Ammontano a 50 anni circa le richieste del pubblico ministero nel processo per le indagini su droga e Armi denominata “Civico 17”, dall’indirizzo di via Francesco Calvanese a Castel San Giorgio dove avrebbero operato alcuni residenti.

LE RICHIESTE
Il pm Viviana Vessa ha chiesto la condanna a 10 anni di reclusione perla 52enne Emilia Capasso di Nocera Inferiore e quattro anni e sei mesi per il suo compagno, il 36enne Vincenzo De Martino di Nocera Superiore. soprannominato il “principino”), sette anni e mezzo per il 33enne Salvatore Abenante di Scafati imputato di detenzioni di armi, sei anni per il 22enne Francesco Mari e cinque anni per la 36enne sorella Maria Rosaria, figli della Capasso, cinque anni e quattro mesi per il 34enne sangiorgese Wahid (Ciccio ‘o niro”) di Castel San Giorgio, quattro anni e cinque mesi per il 33enne Camillo Nizza di Pagani, oltre quattro anni per la vicina della Capasso. Giuseppina Vitale di Castel San Giorgio.
Gli avvocati Rino Carrara, Giovanni Buongiorno,, Antonio Usiello, Vincenzo Calabrese e Giuseppe Russo discuteranno la loro arringa difensiva dal prossimo ottobre.

L’INDAGINE
I carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore, agli ordini del tenente colonnello Gianfranco Albanese, e i militari della compagnia di Mercato San Severino, agli ordini del maggiore Carlo Santarpia, individuarono come base per lo spaccio nelle due Nocera, a Roccapiemonte, a Mercato San Severino, a Cava de’ Tirreni e a Castel San Giorgio ci sarebbero state alcune abitazioni al civico 17 di via Francesco Calvanese nella frazione Lanzara del comune sangiorgese. Qui abitano, infatti, i principali indagati dell’inchiesta antidroga. A maggio scorso, I militari avevano scoperto una piazza di spaccio, quasi a conduzione familiare, che operava principalmente a Nocera Superiore, ma che si era trasferita a Castel San Giorgio all’interno di un fabbricato al civico 17 di via Francesco Calvanese. L’indagine ruota intorno all’attività di Emilia Capasso ritenuta responsabile anche di un tentativo di estorsione, che avrebbe gestito una piazza di spaccio itinerante avvalendosi dei figli che operavano a Nocera Superiore, Roccapiemonte, Castel San Giorgio, Mercato San Severino e Cava de’ Tirreni. All’attività della 52enne di origini nocerine avrebbero dato una mano alcuni (non tutti) i condomini che risiedono al civico 17 di via Francesco Calvanese, del tutto sconosciuti ai carabinieri, ma che si sarebbero prestate a custodire, tagliare e confezionare la droga, e in alcuni casi anche smerciandola. Da qui il nome dell’operazione “Civico 17”. Nel corso delle indagini sono stati eseguiti anche diversi sequestri di stupefacenti per centinaia di grammi di cocaina. Scoperto anche l’uso di un cellulare dall’interno del carcere di Salerno. Lo scafatese Salvatore Abenante è finito sott’inchiesta per detenzione illegalmente di una pistola Glock 17 e tre Kalashnikov.

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