A diagnosticarlo l’ospedale di Nocera Inferiore. L’uomo aveva soggiornato nella sud della Provincia di Salerno
Siamo a 13/14 casi (uno è i attesa di verifica) di malattia derivata dal West Nile virus che ha provocato un’encefalite diagnosticata dall’ospedale a un’82enne di Angri. Dalle indagini sembra che l’uomo sia stato – nei giiorni precedenti il ricovero ospedaliero lo scorso 2 settembre – nella zona di Eboli, quell’area sud della provincia di Salerno dove sarebbero stati diagnosticati la maggior parte dei casi. L’anziano angrese è ricoverato all’ospedale Umberto I in Rianimazione im attesa che la terapia di supporto faccia effetto.
Già avviata la profilassi contro la zanzara comune che trasmette questo virus dopo aver punto un uccello con questo virus (una taccola morta è stata trovata ad inizio di agosto ad Agropoli) e può trasmetterlo ai cavalli e agli esseri umani.
LA PERICOLOSITA’
Va detto che nel’80% dei casi di puntura di questa zanzara l’infetto è assolutamente asintomatico, ha qualche sintomo lieve il restante 19,99%, e lo 0,01 rischia di ammalarsi encefalite che se immediatamente diagnosticata si supera non con grandissime difficoltà.
COSA FARE
Il periodo di incubazione dell’infezione va da 2 a 14 giorni. La profilassi antizanzara è già in azione da settimane, meglio difendersi con spray repellenti e montando zanzariere. In caso di sintomi, come febbri alte, andare in ospedale o segnalare al proprio medico quanto si sta soffrendo e soprattutto l’area di soggiorno nelle settimane precedenti.
È ovvio che da adesso in poi, con l’aumentare dei test sui pazienti, si scopriranno sempre più casi e poiché negli ospedali arrivano solo quelli gravi ma non quelli asintomatici e spesso se ne ha difficilmente notizia, i numeri potranno essere squilibrati a favore dei casi gravi, ma solo un errore statistico. Fra pochi giorni, poi, le zanzare dovrebbero andare a scemare con il freddo e quindi anche le infezioni.
NON SI TRASMETTE DA PERSONA INFETTA AD ALTRO ESSERE UMANO
LA PROFILASSI
L’Asl Salerno avuta notizia immediatamente dei riscontri dei nuovi casi ha subito attivato disinfettazione nelle aree dove sono stati riscontrati. Il dipartimento di prevenzione collettiva dell’azienda sanitaria locale, diretta da Arcangelo Saggese, è quindi già in moto come lo sono anche i veterinari per il monitoraggio delle zanzare e sui cavalli onde diagnosticare eventuali nuovi casi. Va ricordato che la diffusione nella nostra zona (un primo caso ci fu a novembre scorso) del West Nile virus non raggiunge i livelli del Ravennate, di altre zone d’Italia o dell’area danubiana o della Grecia, dove i casi si contano a centinaia. Dai risultati del monitoraggio non c’è da preoccuparsi anche per l’innalzamento dei casi che, visto l’attenzione in questo settore, sarà legata al numero di tamponi effettuati e in provincia di Salerno saranno molti.