Donna morta all’ospedale di Sarno, la verità dall’autopsia oggi pomeriggio

La donna, originaria di Sorrento, era andata primo al pronto soccorso di Agropoli, poi a Capaccio-Paestum e il giorno dopo al Martiri del Villa Malta dove è deceduta. Sono 17 i sanitari dell’ospedale sarnese indagati

Si svolgerà questo pomeriggio alle ore 15 l’autopsia sulla salma di Adele M., la 79enne sorrentina deceduta poco dopo l’accesso al pronto soccorso dell’ospedale di Sarno.

Al momento sono rimasti 17 gli indagati, tutti i medici e infermieri del “Martiri del Villa Malta” che direttamente o indirettamente avevano avuto in cura la paziente. L’autopsia doveva essere eseguita ieri pomeriggio dal medico legale Gabriele Casaburi, alla presenza anche dei consulenti di parte, tra i quali il professor Carlo De Rosa.

Al momento del conferimento dell’incarico, però, è stato fatto presente che la 79enne, che si trovava in vacanza nella zona tra Capaccio Paestum e Agropoli, si sarebbe rivolta il 16 agosto a una struttura sanitaria nella città dei Templi e poi al pronto soccorso agropolese e poi il 17 agosto all’ospedale di Sarno.
Il pm Michele Migliardi, della procura di Nocera Inferiore, a questo punto ha bloccato il conferimento dell’incarico per l’autopsia e ha dato ordine ai carabinieri della stazione di Sarno, che conduco le attività investigative, di identificare i sanitari di Agropoli e Capaccio che avevano avuto incarico la 79enne.
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Da ulteriori accertamenti, emerso che l’anziana, dovendo attendere molto tempo a causa della presenza di una paziente in codice rosso all’interno della struttura sanitaria di Agropoli sarebbe andata via. La 79enne si sarebbe rivolta anche al punto di primo soccorso di Capaccio dove le avrebbero consigliato il ricovero per problemi cardiologici, ma avrebbe rifiutato e sarebbe andata via, elementi da appurare successivamente in maniera definitiva.

Il giorno dopo, il 17 agosto, Adele A. sarebbe stata accompagnata al Martiri del Villa Malta a Sarno. Da qui la decisione di precedere questo pomeriggio alle 15 con il conferimento incarico e successivamente con l’esame autoptico, rimanendo al momento a 17 le persone iscritte sul registro degli indagati.
Il medici legali dovranno esaminare se ci siano stati errori nella condotta dei sanitari del Martire del Villa Malta, dove la paziente si sarebbe presentata alle 13,45 del 17 agosto riferendo di accusare un’epigastralgia (il classico dolore alla bocca dello stomaco) e con la febbre a 38 gradi centigradi. Il triage le ha attribuito il codice verde. In quel momento, pare, ci fossero in pronto soccorso 12 pazienti classificati con il codice giallo, che avevano la precedenza. Circa alle ore 15, Adele M. sarebbe andata in arresto cardiaco. Entrata subito al pronto soccorso, le sarebbe stata praticata l’rcp, la rianimazione cardiopolmonare, ma i medici hanno dovuto costatare il decesso poco dopo le 15.

I 17 indagati sono sott’inchiesta per omicidio colposo. Il collegio difensivo è composto tra gli altri dagli avvocati Valerio De Nicola, Francesco Fragolino, Ernesto Donatello, Eduardo Sorrentino e Anna Maria Pepe.

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