Con la messa dell’alba iniziati i festeggiamenti della Madonna di Materdomini

Oltre 1.500 persone hanno partecipato alla tradizionale celebrazione eucaristica del 14 agosto. In tanti sono arrivati con il tradizionali carretti addobbati con le immagini dell’Assunta. L’indulgenza plenaria. I riti civili come quello della palatella

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Carri grandi, piccoli, spinte a mano o trainati con vari mezzi, perfino con una bicicletta, tutti addobbati con l’immagine della Madonna di Materdomini ed arrivati in un lungo pellegrinaggio dei comuni dell’Agro nocerino e del Vesuviano fino a Nocera Superiore. Sono tanti i fedeli partecipanti, molti nonni con figli e nipoti, alla messa dell’alba di questa mattina, quella forse più sentita, celebrata dal vescovo della diocesi di Nocera inferiore-Sarno, Giuseppe Giudice. Molti anche stanchi dalla lunga camminata, sono stati ristorati dal manto che la Madonna ha disteso su di loro nel santuario a cavallo tra Nocera Superiore e Roccapiemonte.

A partecipare alla messa anche il sindaco di Nocera Superiore Gennaro D’Acunzi e i consiglieri comunali nocerini ed altri amministratori di vari comuni. In questa giornata e domani sarà possibile lucrare anche l’indulgenza plenaria, secondo i dettami della chiesa.
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LA FESTA È LE TRADIZIONI
Rivive, quindi, l’antica festa che si perde nella notte dei tempi e probabilmente subentrata ad una precedente celebrazione pagana in quella che due millenni fa fu Nuceria Alfaterna. Affianco al grande valore religioso c’è anche quello civile, che vede insieme le varie comunità dell’Agro nocerino nel rito della palatella, particolare forma di pane, riempita con melanzane all’aceto senza dimenticare il melone di fuoco (l’anguria). Da stasera spazio a tammorre e nacchere in balli che risalgono all’antichità.
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