Il consigliere comunale D’Alessandro contro il dirigente della Prefettura addetto al raccordo con gli enti locali
Question time questa mattina a Nocera Inferiore, dedicato alla risposta a cinque interrogazioni presentate tutte dal consigliere di minoranza Giovanni D’Alessandro di Nocera al Centro.
Toni decisi in particolare per la prima interrogazione e gli strali erano contro un dirigente della Prefettura. L’interrogazione era stata presentata addirittura a dicembre 2023 e, dunque, la risposta è arrivata soltanto oggi, dopo oltre 7 mesi di attesa.
IL RITARDO
Questo ritardo è stato l’occasione per una breve “premessa” fatta dal consigliere all’inizio della seduta, in cui, ribadendo quanto già da lui anticipato nella Conferenza dei capigruppo del 23 aprile, ha attaccato duramente l’interpretazione data dal Viceprefetto Roberto Amantea, Dirigente dell’Area Raccordo con gli Enti Locali della Prefettura salernitana, nella sua nota di riscontro del 31 gennaio a una istanza-esposto di alcuni consiglieri di opposizione.
Il docente universitario, professore ordinario di Diritto costituzionale, ha stigmatizzato lo strapotere della maggioranza, che, in maniera arrogante, impedisce ai consiglieri di minoranza l’esercizio delle loro prerogative di sindacato ispettivo, attraverso le quali si deve esercitare la funzione di controllo sull’attività dell’Amministrazione comunale.
Si tratta di una denuncia già articolata nell’istanza-esposto del 31 gennaio a firma dei consiglieri comunali Giovanni D’Alessandro, Pasquale D’Acunzi, Antonio Iannello, Giuseppe Odoroso e Antonio Romano, in cui si segnalavano numerosi episodi e comportamenti irrispettosi del ruolo dei consiglieri di opposizione, in violazione della legge, dello statuto comunale e del regolamento delle adunanze consiliari, chiedendo al Prefetto un richiamo ai soggetti competenti di farsi carico di garantire il rispetto della legalità e, in primis, del testo unico degli enti locali.
Tra i fatti segnalati c’era proprio il ritardo sistematico con il quale si convocano, anche a distanza di mesi, i Consigli comunali dedicati al question time rispetto alla data di presentazione delle interrogazioni. Richiamo che vede coinvolto, anzitutto, il ruolo del Presidente del Consiglio comunale, che ha la funzione di garantire i diritti di tutti i consiglieri comunali, non solo quelli di maggioranza.
L’AFFONDO
Rispetto a tali ritardi, nella nota di riscontro del 13 marzo del Vice Prefetto Amantea, che, a detta di D’Alessandro, non è altro che la mera ripetizione di quanto rappresentato dalla Segretaria comunale in fase di istruttoria per la Prefettura, ci si è limitati al riferimento alla sola fonte regolamentare comunale che non prevede alcun termine tra la richiesta e lo svolgimento delle sedute di question time. Con la grave lacuna – ha tuonato D’Alessandro – di ignorare che le norme giuridiche si interpretato in maniera sistematica e, quindi, partendo sempre dalla fonte sovraordinata.
«È vero che lo Statuto comunale e il regolamento delle adunanze consiliari non prevedono alcun termine per la convocazione del question time per rispondere alle interrogazioni dei consiglieri di minoranza, ma fa specie che proprio un Viceprefetto addetto ai rapporti con gli enti locali sembri ignorare che c’è un esplicito disposto legislativo, nel testo unico degli enti locali, che prevede – quanto ai diritti dei consiglieri – che il sindaco o gli assessori delegati debbano rispondere entro 30 giorni alle interrogazioni e a ogni istanza di sindacato ispettivo presentata dai consiglieri. Infatti, la legge rinvia alle fonti locali soltanto le modalità di presentazione di tali atti, ma non il termine entro il quale deve avere una risposta.
Pertanto, la risposta del Viceprefetto Amantea è certamente incompleta e, nel complesso, errata. Se l’Amministrazione intende rispondere alle interrogazioni con un’apposita seduta consiliare di question time, allora deve obbligatoriamente farlo entro 30 giorni. Non sono ammissibili aggiramenti di tale termine di legge, fraintendendo la portata della mancanza di un termine generale per la convocazione dei consigli per il question time nelle fonti locali».
Per la cronaca, con riguardo alle risposte date dall’Amministrazione alle interrogazioni del Consigliere D’Alessandro, quest’ultimo ha preannunciato la segnalazione all’ANAC quanto alla vicenda della rotazione ordinaria dei ruoli all’interno del corpo della polizia locale e la segnalazione alla Procura della Corte dei conti circa la vicenda del mancato pagamento dei servizi comunali per gli eventi organizzati da privati.