Duro confronto tra maggioranza e opposizione
Ieri, in consiglio comunale è stata approvata la nuova tariffa Tari per Nocera Superiore. O meglio la vecchia, visto che è quella prevista dal contratto stipulato dalla vecchia amministrazione!
Il servizio per i rifiuti solidi urbani, in generale per l’igiene pubblica, per legge va completamente pagato dai cittadini, secondo alcuni parametri che in teoria dovrebbero favorire le classi meno abbienti che producono solitamente meno rifiuti.
Nel 2023, grazie a una transazione, il Comune di Nocera Superiore è riuscito a ridurre il costo complessivo del servizio da 4,8 milioni a 4,6 milioni di euro, pagando la riduzione con un provvedimento una tantum che, però, era stato finanziato con fondi comunali. Con questo escamotage, di fatto, le bollette sono state più leggere per tutti, ma con i soldi pagati non sono stati erogati corrispondenti servizi di cui di solito beneficia la parte più povera della popolazione.
Ben si sapeva, però, che la riduzione valeva solo. Per il 2023.
In pratica il costo del servizio per il 2024 è tornato ai livelli del pre escamotage anche se il consigliere d’opposizione Enrico Bisogno, che era in maggioranza quando fu approvato quella che era una temporanea riduzione, ha sottolineato che con i risparmi che si sarebbero effettuati in questi primi sei mesi del 2024 e continuando così si sarebbe potuto risparmiare più o meno l’equivalente dell’aumento.Tutto da provare
A fine anno, qualora fosse vera questa prospettazione si potrà comunque diminuire l’ultima rata delle bollette, oppure si dovrà restituire il maggior importo o anche aggiungere ulteriori servizi alla città sempre nel settore dell’igiene ambientale.
La nota di Carmine Amato
Sull’argomento si è espresso, tramite una nota stampa, il consigliere di opposizione Carmine Amato.
“Insieme a tutta la minoranza ha votato contro il provvedimento, spiegando che si tratta di un atto che colpisce ancora una volta, famiglie ed imprese del territorio, subito dopo la fine della campagna elettorale, chiedendo al sindaco D’Acunzi di prendere provvedimenti. Fratelli d’Italia, con i Consiglieri Giuseppe Fabbricatore e Franco Pagano, già nella passata legislatura ha sempre chiesto di rivedere le tariffe con interrogazioni in merito”.