VIDEO – «Agro nocerino, diffusissime le estorsioni e poche le denunce». La “foto” della Dda

Le drammatiche parole del procuratore capo Giuseppe Borrelli e di quello aggiunto Luigi Alberto Cannavale

amazon-road-house-film

IN SINTESI
«Abbiamo motivo di ritenere che le estorsioni riguardino praticamente tutte le attività imprenditoriali produttive di reddito che sono esercitate nell’Agro nocerino e i cittadini sono pesantemente gravati da un fenomeno camorristico e sottoposto ad un assoggettamento omertoso».

Parole che pesano come macigno, quelle proferite dal procuratore Capo Giuseppe Borrelli, durante la conferenza stampa del 12 giugno 2024, dedicata alla presentazione dei risultati della seconda tranche che ha riguardato i clan Fezza De Vivo e Giugliano. Da qui, nonostante atti intimidatori, incendi o esplosioni di bomba carta, non arriva nessuna denuncia.
cani-amazon-accessori

LE ESTORSIONI
«L’Agro nocerino sarnese è oggetto di una serie di atti violenti riconducibili ad attività estorsive sull’Agro-cerino sarnese sono capillari – ha aggiunto Borrelli -. Attività che continuano anche dopo queste operazioni e pure a Pagani, da parte di altro soggetti. Quindi l’attività investigativa non è conclusa con le indagini contro i gruppi operati a Scafati, Sant’Egidio del Monte Albino e in altri comuni dell’Agro nocerino».
amazon-promozione-musica-rtalive-21

Il procuratore capo di Salerno ha poi aggiunto: «Quelli dell’Agro sono gruppi totalmente di nuova costituzione e avvalsi dal contesto Napoletano con il quale sono o federati in contrapposizione, tant’è che temevano delle scorribande contro i loro interessi».
lista-nozze-amazon

I NUOVI CLAN
Nuove costituzioni di clan che si alimentano anche della liberazione per fine pena di criminali di vecchia generazione che spesso apportano la loro esperienza.

A fronte di questo, come sottolineato dal questore Giancarlo Conticchio e dal comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Filippo Melchiorre, la capacità di reazione in tempi brevi dello Stato e quindi da loro è partito l’invito a sporgere denuncia per le estorsioni patite, senza alcuna remora. In questo ambito, il procuratore Borrelli ha speso parole di elogio per il vicequestore Gianni Di Palma, che ora andrà via dalla provincia di Salerno per altro incarico e per il tenente colonnello Gianfranco Albanese, comandante del Reparto territoriale di Nocera Inferiore, impegnato non solo in queste indagini ma anche alla gestione ordinaria delle comunità.

Un apprezzamento particolare per il colonnello Rosario Di Gangi che ha lavorato in particolare a gran parte della prima parte dell’inchiesta e alla tranche terminata nel 2022, prima del trasferimento al comando dei carabinieri di Manzo per avvenuta promozione.

loading ads