Accolta la richiesta dell’avvocato Lanocita
Il Tar della Campania, sezione di Salerno, ha sospeso in via cautelare ed in attesa di entrare nel merito del giudizio, la gara da 10 milioni di euro per la gestione dei rifiuti del Comune di Roccapiemonte. Dopo circa 7 anni di proroghe tecniche,con le quali il servizio è sempre stato affidato alla stessa ditta, l’amministrazione Pagano era riuscita a pubblicare il bando di gara, lo scorso 24 aprile, impugnato dal Consorzio Stabile Campano, attuale gestore, che ne ha chiesto l’annullamento, ottenendolo, per vari motivi.
LE MOTIVAZIONI
Il consorzio ha ottenuto l’annullamento per violazione e falsa applicazione di legge, eccesso di potere (difetto di motivazione; genericità, contraddittorietà, sviamento, perplessità; illogicità e irrazionalità. Il presidente del Tar di Salerno, a seguito del ricorso, articolato in 40 pagine a firma dell’avvocato Massimo Lanocita, con decreto monocratico n. 167/2024 del 17 maggio scorso ha accolto la domanda di sospensione urgente.
IL SOLLECITO
Il 22 maggio scorso, sempre l’avvocato Lanocita si è visto costretto ad inviare un sollecito al Comune di Roccapiemonte e alla stessa Cuc Sele-Picentini in quanto non avevano recepito il decreto del Tar e non avevano sospeso le procedure di gara, in attesa dell’udienza fissata per il 5 giugno. A seguito del sollecito la gara è stata sospesa.
LE ESCLUSIONI
Nel disciplinare di gara vengono esclusi, di fatto, quegli operatori economici che non sono in possesso del requisito del fatturato globale medio pari a 3 milioni di euro annui e tra questi figura il Consorzio. Nel ricorso si stigmatizza anche il fatto che nel piano industriale e quindi nella gara si prevede la gestione di un centro raccolta per i rifiuti inesistente.
IL FINANZIAMENTO
Il Comune di Roccapiemonte è risultato aggiudicatario di un finanziamento destinato alla futura realizzazione di un centro di raccolta comunale dei rifiuti, “ad oggi sul territorio comunale non v’è alcun centro di raccolta, e l’Amministrazione non ha dato abbrivio ad alcuna procedura finalizzata alla sua realizzazione”-si legge nel ricorso.
LE ALTRE CRITICITÀ
Altra criticità sollevata da Lanocita il fatto che il Rup (responsabile unico del procedimento) nominato dalla CUC – Centrale unica di committenza Sele Picentini è il medesimo Rup del Comune di Roccapiemonte, con sostanziale assenza di qualsivoglia attività discrezionale da parte dell’unico soggetto qualificato ad indire e gestire l’intera procedura. Tutta una serie di incongruenze e violazioni che il Tar dovrà valutare il prossimo 5 giugno. Nel frattempo il bando a firma del dirigente Davide Di Mattia resta congelato.